Bollettino Biologico 8 marzo 2024

È disponibile il Bollettino Biologico del 8 marzo 2024.

Bollettino Biologico 8 marzo 2024

DOCUMENTAZIONE AZIENDALE

Inoltrare via mail tutti i documenti relativi alla certificazione (vespignani.cristina@agrintesa.com; fazzini.arnaldo@agrintesa.com).


RICHIESTE DI DEROGA

Per la semina o la messa a dimora di nuovi impianti su terreno in conversione o biologico occorre impiegare materiale certificato biologico oppure fare richiesta di deroga:

  • verificare la disponibilità di materiale biologico nella Banca Dati Sementi Biologiche (https://www.sian.it/conSpeBio/index.xhtml);
  • nel caso in cui la varietà scelta non sia disponibile occorre richiedere la deroga sul portale SIAN (https://signon.sian.it/jam/UI/Login, in autonomia o tramite la propria associazione, l''accesso è possibile solo tramite SPID, CNS o CIE);
  • nel caso di presenza di disponibilità sarà necessario effettuare preventivamente una richiesta di interesse verso tutte le aziende fornitrici. Solo dopo aver ricevuto una risposta da tutte le aziende fornitrici o, in alternativa, dopo che siano trascorsi 5 giorni lavorativi, sarà possibile richiedere il rilascio della deroga e procedere alla semina o trapianto.

La BDS contemporaneamente al rilascio di deroga, trasmette un messaggio di allerta all''Organismo di Controllo dell''operatore al fine di assicurare la successiva azione di verifica e controllo.

Qualora una determinata varietà non fosse presente in BDSB occorre chiederne l''inserimento (precisando specie, denominazione e status della varietà - per esempio se iscritta al catalogo comune comunitario) a CREA-DC per la necessaria istruttoria al seguente indirizzo email: deroghe.bio@crea.gov.it.

Tutte le deroghe richieste vanno stampate e conservate in azienda, in quanto devono essere consultabili in sede di controllo. Attenzione a rispettare la procedura nell'ordine corretto: la deroga va richiesta prima della semina o trapianto, in altre parole, la data nella fattura di acquisto del materiale vegetativo deve essere successiva alla data di rilascio della deroga!


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.)


Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

N.B. In questo periodo gli interventi fitosanitari vanno eseguiti nelle ore più calde della giornata.


CILIEGIO

COCCINIGLIA ed ERIOFIDE. Entro e non oltre la fase fenologica di gemma gonfia intervenire con Polithiol dose 5 litri/hl e 50-75 litri/ha (p.a. Olio minerale e Zolfo).

BATTERIOSI e CORINEO. Ad ingrossamento gemme intervenire con Solfato di rame ad es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 4-6 kg/ha (i dosaggi ad ettaro sono quelli di etichetta).


ALBICOCCO

MONILIA. Temperature ottimali (15-20°C) per le infezioni, con 10°C occorrono 20 ore di bagnatura, con 15-20°C occorrono 12 ore di bagnatura. Rischio infettivo in presenza di pioggia: ALTO. Intervenire prima della pioggia con Polisolfuro di calcio dose 5 kg/hl e 39 kg/ha oppure con Zolfo, meglio se con il formulato Thiopron dose 6-10 litri/ha + Propoli (200 ml/hl); ripetere gli interventi in base alla stagione (intervenire non appena si apre una finestra utile per effettuare il trattamento) ad intervalli di 4-5 giorni, impiegare dosi più elevate ad inizio e fine fioritura. In alternativa utilizzare Proteinato di zolfo, ad es. Naif dose 400 g/hl.

CECIDOMIA DEI FIORI (Contarinia pruniflorum). Dai monitoraggi il volo risulta terminato, così come la presenza di uova. Si rilevano le larve nei fiori. In previsione di pioggia è possibile effettuare interventi con nematodi entomopatogeni (Heterorhabditis bacteriophora). Questi devono essere irrorati con condizioni ambientali di prolungata bagnatura; l'ideale è l'applicazione durante una pioggia o subito dopo. I prodotti a base di nematodi vanno conservati in frigorifero e utilizzati entro la scadenza prevista sulla confezione. Verificare con il proprio rivenditore di prodotti se è possibile riceverli a breve, il prodotto registrato è Nemopak HB.

FITOPLASMI. Le piante che all'interno del frutteto presentano un anormale anticipo delle fasi fenologiche sono, con ogni probabilità, colpite da questi agenti patogeni e pertanto, onde evitare un contagio ed un allargamento della malattia, devono essere eliminate.


SUSINO CINOGIAPPONESE

MONILIA. Alla fase di prefioritura-inizio fioritura, intervenire con Polisolfuro di calcio dose 5 kg/hl e 39 kg/ha oppure con Zolfo, es. Thiopron dose 600 ml/hl + Propoli (200 ml/hl); ripetere gli interventi in base alla stagione ad intervalli di 4-5 giorni; dose più elevata ad inizio e fine fioritura. In alternativa impiegare Bacillus subtilis, es. Serenade Aso dose 4-8 kg/ha.

COCCINIGLIE. In caso di infestazioni, se non si effettuano trattamenti a base di Zolfo per monilia, si può ripetere entro la fase di bottone bianco l'olio minerale: Vernoil o Ovipron Top dose 2,5 litri/hl, senza aggiunta di zolfo e rame. L'olio ha anche un'azione collaterale sul contenimento degli afidi.

EULIA. Installare le trappole entro metà marzo.

TRIPIDI. In caso di presenza o di danni nell'anno precedente contattare il tecnico di riferimento.

TENTREDINI. Si consiglia di installare, nella fase di inizio bottone bianco, le trappole cromotropiche per il monitoraggio.

FITOPLASMI. Le piante che all'interno del frutteto presentano un anormale anticipo delle fasi fenologiche sono, con ogni probabilità, colpite da questi agenti patogeni e pertanto, onde evitare un contagio ed un allargamento della malattia, devono essere eliminate.


SUSINO EUROPEO

ERIOFIDE DELLE GEMME. Nel caso di presenza verificata durante le operazioni di potatura, trattare con la miscela Olio e Zolfo, meglio se con il formulato Polithiol dose 5 litri/hl e 50-75 litri/ha entro e non oltre la fase di gemma ingrossata.

BATTERIOSI e CORINEO. Da ingrossamento gemme, intervenire con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 4-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400-500 g/hl e 3-6,25 kg/ha (i dosaggi ad ettaro sono quelli di etichetta). Concordare con il tecnico di riferimento la corretta dose e le tempistiche in relazione al momento di applicazione.

TENTREDINI. Si consiglia di installare, nella fase di inizio bottone bianco, le trappole cromotropiche per il monitoraggio.

EULIA. Installare le trappole entro metà marzo.

FITOPLASMI. Le piante che all'interno del frutteto presentano un anormale anticipo delle fasi fenologiche sono, con ogni probabilità, colpite da questi agenti patogeni e pertanto, onde evitare un contagio ed un allargamento della malattia, devono essere eliminate.

NERUME DELLE DRUPACEE. Negli impianti che hanno registrato danni nell'annata precedente, si consiglia di asportare ed eliminare i rametti infetti durante le operazioni di potatura.


PESCO

AFIDI. Controllare bene le foglioline in allungamento e i calici dei fiori per verificarne la presenza. Fino a bottone rosa avanzato ripetere l'intervento con Olio minerale, ad es. Vernoil o Ovipron Top dose 2,5-3,5 litri/hl e 20-35 litri/ha: curare bene la bagnatura e se necessario ripetere (è possibile miscelare olio e rame). Attenzione a tenere distanziati interventi di olio e di zolfo, in caso di dubbi, contattare il tecnico!

TRIPIDI. Per le aziende in collina o con problemi di tripide, trattare con Spinosad, es. Laser (etichetta: max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi): contattare il tecnico di riferimento per le modalità di intervento.

BOLLA. L'infezione può essere tanto più grave quanto la bagnatura è prolungata e la temperatura sia al di sopra di 5-7°C. Fino a quando non si sono differenziate le giovani foglie è sufficiente un periodo di nebbia prolungata per causare infezione in quanto il patogeno è a diretto contatto con i primi tessuti vegetali in differenziazione. Successivamente, è necessario l'effetto meccanico della pioggia per veicolare il patogeno sui nuovi germogli in allungamento. In previsione di piogge o nebbie persistenti (con almeno 15 ore di bagnatura) il rischio può considerarsi medio. Rischio infettivo in previsione di pioggia, nebbia o bagnatura prolungata: ALTO.

In previsione di pioggia o in caso di nebbie persistenti, intervenire in prefioritura Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 4-6 kg/ha o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3-6,25 kg/ha (p.a. Rame solfato), si può intervenire anche in fioritura con Thiopron dose 500 ml/hl (p.a. Zolfo) oppure con Polisolfuro di Calcio dose 2-3 kg/hl e 24 kg/ha, opportunamente distanziato da interventi a base di olio.

Possibili situazioni, in funzione della zona e della varietà, quindi anche della fase fenologica:

  • Dove si ritiene necessario curare meglio la difesa AFIDI, con olio, si sconsiglia di trattare la bolla con Zolfo o polisolfuro, ma procedere solo con il rame, aggiungendo 0,5 litri/hl di olio per aumentarne l'adesività; in questo modo è possibile effettuare anche l'intervento a base di olio in prefioritura.
  • Se invece è più importante occuparsi della difesa BOLLA anche in previsione delle piogge ripetute è consigliabile impiegare la miscela di rame e zolfo e rimandare la difesa afidi di almeno una settimana. Non impiegare il rame in fioritura.

MONILIA. Temperature ottimali (15-20°C) per le infezioni, con 10°C occorrono 20 ore di bagnatura, con 15-20°C occorrono 12 ore di bagnatura. Rischio infettivo in presenza di pioggia: ALTO. Intervenire prima della pioggia con Polisolfuro di calcio dose 5 kg/hl e 39 kg/ha oppure con Zolfo, meglio se con il formulato Thiopron dose 6-10 litri/ha + Propoli (200 ml/hl); ripetere gli interventi in base alla stagione (intervenire non appena si apre una finestra utile per effettuare il trattamento) ad intervalli di 4-5 giorni, impiegare dosi più elevate ad inizio e fine fioritura. In alternativa utilizzare Proteinato di zolfo, ad es. Naif dose 400 g/hl.

FITOPLASMI. Le piante che all'interno del frutteto presentano un anormale anticipo delle fasi fenologiche sono, con ogni probabilità, colpite da questi agenti patogeni e pertanto, onde evitare un contagio ed un allargamento della malattia, devono essere eliminate.

SHARKA. I focolai di tale malattia virale che si sono sviluppati nel nostro territorio costituiscono motivo di forte preoccupazione per la tutela della nostra produzione peschicola. In fioritura, sulle varietà a fiore rosaceo, la presenza di infezione si riconosce da screziature di colore rosa scuro dei petali che possono interessare tutti i fiori della pianta o, più spesso, solo quelli di una o poche branche. Onde evitare la sua diffusione si invitano i Soci a porre particolare attenzione in questo periodo e di contattare i tecnici in caso di necessità.


MELO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in impianti non precedentemente interessati ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario intervenire asportando tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 70 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi, inoltre allontanare dal frutteto il legno tagliato.

ERIOFIDI, COCCINIGLIE ed AFIDE LANIGERO. Entro e non oltre la fase fenologica di gemma gonfia intervenire con la miscela di Olio minerale + Zolfo, ad es. con Polithiol dose 5 litri/hl e 50-75 litri/ha oppure con la miscela estemporanea Vernoil dose 3 litri/hl + Microthiol Disperss dose 500 g/hl. Intervento consigliato a volume normale. Questo intervento può risultare poco selettivo nei confronti del parassitoide naturale del lanigero: Aphelinus mali. Valutare l'intervento in base all'infestazione di lanigero e di cocciniglie. È possibile miscelare con rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-5 kg/ha, efficace contro CANCRI RAMEALI.

TICCHIOLATURA. Maturazione delle prime ascospore mediamente in anticipo di una settimana rispetto alla passata stagione: 3-6%. Le varietà più precoci cominciano ad essere recettive. Rischio infettivo in presenza di pioggia: MEDIO-ALTO. Dalla fase di rottura gemme/punte verdi si può intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 300-350 g/hl e 2,5-5 kg/ha o Poltiglia Manica 20 WG Green dose 350 g/hl e 3,75-6 kg/ha.

EULIA. Installare le trappole entro metà marzo.


PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti in quanto la malattia sta procedendo anche in impianti non precedentemente interessati ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario intervenire asportando tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 70 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi, inoltre allontanare dal frutteto il legno tagliato.

ERIOFIDI, COCCINIGLIE, PSILLA ed ERIOFIDE VESCICOLOSO. Entro e non oltre la fase fenologica di gemma gonfia (“gemma tigrata”) intervenire con la miscela di Olio minerale + Zolfo (Polithiol dose 5 litri/hl e 50-75 litri/ha) oppure con la miscela estemporanea Vernoil dose 3 litri/hl + Microthiol Disperss dose 500 g/hl. Intervento consigliato a volume normale. È possibile miscelare con rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-5 kg/ha, efficace contro CANCRI RAMEALI.

TICCHIOLATURA. Maturazione delle ascospore: bassa. La maggior parte (circa il 60%) del potenziale di inoculo di V. pyrina viene rilasciato nel periodo della fioritura. Rischio infettivo per le prossime piogge: BASSO.

TENTREDINE. Procedere all'installazione delle trappole cromotropiche bianche per il monitoraggio del fitofago.

EULIA. Installare le trappole entro metà marzo.


KAKI

COCCINIGLIE. Nel caso di presenza verificata durante le operazioni di potatura, trattare con Polithiol (p.a. Olio minerale) dose 5 litri/hl e 50-75 litri/ha entro e non oltre la fase di gemma ingrossata.

SESIA. Si ricorda di attivarsi per l'acquisto dei nematodi entomopatogeni (Steinerema carpocapsae, Steinerema Feltiae) che nel caso sono da ordinare. Questi devono essere irrorati seguendo le indicazioni riportate in etichetta, in concomitanza di elevata umidità e temperatura non inferiore a 12°C per almeno 8 ore; la loro azione si protrae per 4-6 settimane dopo l'applicazione. L'ideale è l'applicazione durante una pioggia o subito dopo.


ACTINIDIA

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire dopo la potatura secca (entro 24-36 ore) e ripetere a gemma cotonosa anticipando possibilmente una pioggia: trattare con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 5-7 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%).

COCCINIGLIA. Entro la fase fenologica di gemma ingrossata intervenire con la miscela Olio minerale e Zolfo, meglio se con il formulato Polithiol dose 5 litri/hl e 50-75 litri/ha. Al fine di evitare problemi di fitotossicità, con questa miscela è indispensabile non intervenire oltre la fase fenologica indicata.

EULIA. Installare le trappole entro metà marzo.


VITE

MAL DELL'ESCA. Si consiglia di intervenire entro e non oltre 2 settimane dalla potatura impiegando Esquive WP dose 4 kg/ha (p.a. Trichoderma atroviride) oppure intervenire nell'epoca del pianto, in impianti già potati, con Remedier dose 250 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii). Nel caso di tagli importanti (diametro di oltre 3 cm) è consigliabile coprire la ferita con prodotti autorizzati e di lunga persistenza, da concordare con il tecnico di riferimento.

OIDIO, ERIOFIDE e UOVA DI RAGNO ROSSO. Intervenire alla fase di gemma cotonosa con Polithiol dose 5 litri/hl e 10-40 litri/ha (p.a. Olio minerale + Zolfo) o con la miscela di Vernoil dose 2,5 litri/hl e 25-35 litri/ha (p.a. Olio minerale) più Microthiol Disperss dose 600 g/hl (p.a. Zolfo). Fare attenzione all'eventuale fitotossicità: non intervenire oltre la fase di gemma cotonosa. Distanziare di almeno 6-7 giorni dall'eventuale intervento eseguito con il Trichoderma per il mal dell'esca.

BOSTRICO. Durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti.



ORTAGGI

LATTUGA

LIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza delle forme alate che potrebbero arrivare ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno) ed eventualmente Piretro, ad esempio Asset Duo o Biopiren Plus dose 160 ml/hl e 1,28 litri/ha. È importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo). Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto.

BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.



 

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