Bollettino Biologico 19 aprile 2024

È disponibile il Bollettino Biologico del 19 aprile 2024.

Bollettino Biologico 19 aprile 2024

DOCUMENTAZIONE AZIENDALE

Inoltrare via mail tutti i documenti relativi alla certificazione (vespignani.cristina@agrintesa.com; fazzini.arnaldo@agrintesa.com).


SOVESCI

Il momento più opportuno per eseguire l'interramento della coltura da sovescio è, in genere, l'epoca di inizio fioritura (inizio spigatura per le graminacee) che per molte specie equivale al momento in cui la biomassa è prossima a raggiungere il massimo e la degradabilità della biomassa è ancora buona. Inoltre, intervenendo a inizio fioritura si evita la produzione di seme anche da parte di individui più precoci.

La profondità di interramento deve essere contenuta, in genere mai superiore ai 20 cm, meglio se distribuita in tutta la fascia lavorata. L'attrezzatura indicata per tale operazione è senz'altro l'interratrice che, nelle versioni sovescio-interratrice tecnologicamente più evolute, è in grado di operare direttamente su terreno sodo e con coltura in piedi. Per le colture biocide è importante operare l'interramento contemporaneamente alla trinciatura.

È possibile anche effettuare la trinciatura prima dell'interramento, in funzione della biomassa, dell'umidità, del tempo a disposizione, della capacità di digestione del terreno. Si opera trinciando in maniera più o meno grossolana. In questo caso si lascia seccare il residuo prima di interrarlo.

In caso di impossibilità di interramento, si può trinciare la biomassa e lasciarla essiccare: fungerà da pacciamatura anche per il controllo del successivo sviluppo di infestanti.

Nei frutteti, si consiglia di alternare la trinciatura delle file, anche in assenza di sovesci, per permettere a pronubi e insetti utili di trovare nutrimento ed impedire agli insetti dannosi per le colture di ritrovarsi improvvisamente senza vegetazione spontanea; infatti, questo potrebbe provocare un aumento degli attacchi sulle colture, in particolare da parte di afidi.


CONCIMAZIONE

Indicazioni di carattere generale per la concimazione degli impianti frutti-viticoli

Gestione e fertilizzazione del suolo (Reg.UE 2018/848)

“Nella produzione biologica vegetale si impiegano tecniche di lavorazione del suolo e pratiche colturali atte a salvaguardare o ad aumentare il contenuto di sostanza organica del suolo, ad accrescerne la stabilità e la biodiversità, nonché a prevenirne la compattazione e l'erosione.”

La fertilità e l'attività biologica del suolo sono mantenute e potenziate mediante la rotazione pluriennale delle colture, sovesci (con leguminose e altre specie vegetali) e la concimazione con effluenti di allevamento o con sostanza organica, entrambi preferibilmente compostati, di produzione biologica.

Se con queste pratiche le esigenze nutrizionali dei vegetali non possono essere soddisfatte, è consentito utilizzare unicamente, e solo nella misura necessaria, i concimi e gli ammendanti autorizzati a norma dell'articolo 24 per l'uso nella produzione biologica, tenendone registrazione d'uso.

Altre indicazioni:

  • È consentito l'uso di preparati a base di microrganismi per migliorare le condizioni generali del suolo o per migliorare la disponibilità di elementi nutritivi nel suolo o nelle colture.
  • Per l'attivazione del compost possono essere utilizzate preparati adeguati a base di vegetali e di microorganismi.
  • Non è consentito l'uso di concimi minerali azotati.
  • È consentito l'uso di preparati biodinamici.
  • Azoto: quantità massima 170 unità di N/ha/anno (limite valido per gli effluenti di allevamento).
  • Soluzione di cloruro di calcio: solo per trattamento fogliare su melo, per prevenire una carenza di calcio.

ATTENZIONE AI CONCIMI. Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica”. Inoltre si può verificare l'autorizzazione del prodotto in BIO tramite la Banca DATI del SIAN (www.sian.it/vismiko/jsp/indexConsultazione.do;). Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata).

Per indicazioni relative alla concimazione degli impianti fruttiviticoli si rimanda alle schede dettagliate pubblicate a seguito di questo bollettino.

*NOTA SUGLI INTERVENTI FOGLIARI

Intervenire al mattino su pianta asciutta, distanziare 3-4 giorni da trattamenti con Poltiglia o Polisolfuro e applicare 2 giorni dopo a trattamenti con Poltiglia o Polisolfuro.

L'efficacia di un trattamento fogliare è proporzionale alla quantità di sostanza attiva che riesce a entrare all'interno della foglia. Il processo di penetrazione attraverso la cuticola fogliare è particolarmente avvantaggiato da una reazione debolmente acida (pH = 5-5.5) della soluzione che viene a contatto con la foglia.

Nella preparazione della miscela si consiglia di procedere nel seguente modo:

  • riempire la botte per 3/4;
  • aggiungere Acidificanti, portare il pH tra 5.5 e 6.5 con aceto o acido citrico
  • agitare bene la soluzione;
  • aggiungere ferro e microelementi;
  • aggiungere Alghe;
  • completare il riempimento della botte.

Consultare la versione PDF per le indicazioni di concimazione per specie.


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.)


Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

N.B. In questo periodo gli interventi fitosanitari vanno eseguiti nelle ore più calde della giornata.


CILIEGIO

AFIDE NERO. Le formiche esercitano un'azione di protezione delle colonie di afidi difendendoli da predatori e parassitoidi. Monitorare gli impianti facendo attenzione sia alla presenza di afidi, ma anche di formiche e di insetti utili. È buona pratica impedire la salita di formiche applicando un sottile anello di colla sul tronco in modo da formare una barriera. Intervenire da completa caduta petali impiegando piretrine pure, es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure con Pyganic 1.4 dose 150-250 ml/hl e max 2,5 litri/ha (max 3 tratt./anno) eventualmente in miscela ad olio minerale (a debita distanza da interventi con zolfo). Non miscelare il piretro con prodotti a reazione alcalina. È un prodotto fotolabile: intervenire solo nelle ore serali. È possibile in alternativa impiegare Azadiractina: es. Oikos, dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno).

MOSCA DELLE CILIEGIE. Si consiglia di installare le trappole per monitorare la presenza degli adulti, impiegare trappole cromotropiche gialle, avendo cura di applicarle nella zona a sud ovest del ceraseto.

MOSCERINO DEI PICCOLI FRUTTI (Drosophila suzukii). Sono iniziati i monitoraggi sul territorio. Dai rilievi attuali i voli risultano contenuti.


ALBICOCCO

BATTERIOSI. Intervenire nei frutteti interessati dalla malattia e nelle varietà sensibili, ad intervalli di 10-15 giorni in relazione a periodi umidi e piovosi con Selecta Disperss dose 100 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Solfato di rame). Mantenere una distanza di almeno 3-4 giorni da concimi fogliari. Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento (volume di acqua 600-800 litri/ha).

NERUME. Le infezioni possono verificarsi in condizioni termiche da 10 a 30°C (optimum di 20-25°C), e bagnature superiori a 12 ore. Alto rischio sporulazione in caso di bagnature prolungate e nebbie persistenti. Condizioni non ottimali per le temperature previste. Rischio infettivo in caso di pioggia: MEDIO.

OIDIO e NERUME. Intervenire in previsione di pioggia o entro 72 ore e/o comunque ogni 7-8 giorni con Zolfo es. Thiopron dose 300 ml/hl oppure Tiovit Jet dose 300-400 g/hl. (dose più alta valida per la collina, comunque non più di 7-8 giorni di attività). Per maculatura, intervenire prima di una eventuale pioggia.

AFIDI. Effettuare frequenti monitoraggi. In caso di presenza valutare l'intervento con Azadiractina, ad es. Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti; da etichetta max 3 tratt./anno). In alternativa è possibile eseguire lavaggi con saponi (es. Sapone molle, Savon) a dosaggio variabile a seconda dei prodotti commerciali: gli interventi vanno ripetuti periodicamente alla ricomparsa degli afidi, prima della formazione di colonie all'interno di foglie accartocciate. In assenza di insetti utili si può impiegare anche Piretro, ad es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha oppure Asset Duo dose 160 ml/hl e 2,4 litri/ha (max 3 tratt./anno). È un prodotto fotolabile: intervenire preferibilmente in serata.

CIDIA MOLESTA. Questo insetto può creare danni sulle varietà tardive. Primo volo terminato; ovideposizione 55-80%; tempo di sviluppo delle uova 6-7 gg; nascita larvale 30-60%.

ANARSIA. Si ricorda di installare le trappole per il monitoraggio del volo o i dispenser per la confusione sessuale. Primo volo 1-18%; ovideposizione -; tempo di sviluppo delle uova -; nascita larvale -.

FORFICULE. Nel caso di danni riscontrati nell'anno precedente, si consiglia di applicare un sottile anello di colla Rampastop sul tronco delle piante in modo da formare una barriera. È stata realizzata anche una macchina per la distribuzione della colla disponibile presso Vulcano s.r.l. (Faenza). Per ulteriori informazioni contattare l'ufficio tecnico.


SUSINO

AFIDI. Monitorare la presenza e da completa caduta petali intervenire con Piretro, es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata. È possibile in alternativa impiegare Azadiractina: es. Oikos, dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno).

NERUME. Le infezioni possono verificarsi in condizioni termiche da 10 a 30°C (optimum di 20-25°C), e bagnature superiori a 12 ore. Eseguire un primo intervento da inizio scamiciatura e proseguire, possibilmente in preventivo sulle piogge, o comunque ogni 8-10, con almeno 2-3 interventi. Impiegare Zolfo, ad es. Tiovit Jet o Microthiol Disperss dose 300-400 g/hl oppure Thiopron dose 3 litri/ha.

CIDIA FUNEBRANA. Si ricorda che è necessario monitorare questo insetto mediante l'uso di trappole in azienda. Si consiglia di intervenire dalla prossima settimana con Spinosad, ad es. Laser dose 20-30 ml/hl e min 0,3 litri/ha (max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi), attivo anche contro EULIAPrimo volo 95-100%; ovideposizione 55-90%; nascita larvale 5-40%.

EULIA. Si consiglia di controllare settimanalmente la presenza e l'intensità del volo, in caso di danni negli anni precedenti si può intervenire con Bacillus thuringiensis, ad es. Costar WG dose 100 g/hlPrimo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 65-100%.


PESCO

OIDIO e NERUME. Intervenire prima della pioggia e comunque ogni 7-8 giorni con Zolfo: per i primi trattamenti impiegare Thiopron dose 300 ml/hl poi proseguire con Tiovit Jet o Microthiol Disperss dose 400 g/hl.

CANCRI RAMEALI. Temperatura per le piogge della prossima settimana ancora limitante. A parità di temperatura, la sporulazione di P. amygdali è in funzione della bagnatura fogliare. Tanto più prolungata quanto più abbondante è la sporulazione. Rischio di sporulazione ed infezione in caso di pioggia: MEDIO-BASSO.

BATTERIOSI, CORINEO e CANCRI RAMEALI. Intervenire nei frutteti interessati dalla malattia e nelle varietà sensibili, ad intervalli di 10-15 giorni in relazione a periodi umidi e piovosi con Selecta Disperss dose 100 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Solfato di rame), è importante impiegare questo formulato in quanto meno fitotossico sulla vegetazione. Mantenere una distanza di almeno 3-4 giorni da concimi fogliari. Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento (volume di acqua 600-800 litri/ha).

AFIDI. Controllare bene i germogli in allungamento per verificarne la presenza. In caso di presenza intervenire con Azadiractina, ad es. Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha oppure Oikos, dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, da etichetta: max 3 tratt./anno) in miscela con Sapone molle. In alternativa è possibile eseguire lavaggi ad esempio con Flipper dose 1 litro/hl (p.a. Sali potassici di acidi grassi, da etichetta: max 5 tratt./anno) oppure con Sapone molle dose 0,5-1 litri/hl a seconda dei prodotti commerciali: gli interventi vanno ripetuti periodicamente alla ricomparsa degli afidi, prima della formazione di colonie all'interno di foglie accartocciate.

FORFICULE. Nel caso di danni riscontrati nell'anno precedente, si consiglia di applicare ora un sottile anello di colla Rampastop sul tronco delle piante in modo da formare una barriera.

CIDIA DEL PESCO. Di norma la prima generazione non arreca danni. Primo volo terminato; ovideposizione 55-80%; tempo di sviluppo delle uova 6-7 gg; nascita larvale 30-60%.


MELO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti, asportare tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Rischio infettivo in caso di pioggia: ALTO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha.

TICCHIOLATURA. La maturazione delle ascospore è mediamente in anticipo di una settimana rispetto alla passata stagione. Maturazione delle ascospore al termine: Il valore di ascospore mature è mediamente del 99%. Previsto un quantitativo di nuove ascospore di circa 1%. Rischio infettivo MEDIO-BASSO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha.

Varietà Linee guida per la difesa alle infezioni primarie di Ticchiolatura

Resistenti alla ticchiolatura

Dopo i primi 2-3 trattamenti con Sali di rame sospendere le coperture fino alla post-fioritura.

Granny Smith

Mantenere le coperture in previsione di pioggia con Poltiglia Disperss dose 200 g/hl (su pianta asciutta).

Altre (sensibili alla ticchiolatura)

OGNI FOGLIA NUOVA È SCOPERTA. Mantenere le coperture in previsione di pioggia con Poltiglia Disperss dose 200 g/hl (su pianta asciutta) o per avere una maggiore persistenza con la miscela Poltiglia Disperss dose 200 g/hl + Thiopron dose 300 ml/hl. Intervenire anche in maniera tempestiva su pianta bagnata con Polisolfuro di Calcio Polisenio dose 2 kg/hl entro i 300 gradi ora dall'inizio della pioggia o all'esaurimento della persistenza di copertura del Rame (18-20 mm di pioggia) oppure con Thiopron dose 500 ml/hl entro i 150 gradi ora dall'inizio dell'infezione.*

* Se si impiega Polisolfuro o Zolfo, mantenere la distanza di almeno 10 giorni dall'impiego di olio.

Gradi ora = somma di tutte le temperature medie orarie dall'inizio del momento infettante, quindi dall'inizio della pioggia o dal momento in cui si considera dilavata la copertura effettuata in preventivo (es. ad una temperatura media di 10°C si hanno a disposizione 25-30 ore per intervenire). Con temperature superiori/inferiori, il tempo utile si riduce/aumenta proporzionalmente.

OIDIO. Intervenire sulle varietà più sensibili (es. Granny Smith, Modì, Pink, gruppo Imperatore) e nei meleti dove sia presente la malattia con Zolfo, es. Thiopron dose 300-500 ml/hl e 3-5 litri/ha.

AFIDE GRIGIO. Tenere controllati gli impianti e intervenire in post-fioritura con azadiractina: utilizzare Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha oppure Oikos dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno).

EULIA. Nelle aziende che hanno riscontrato problemi nelle annate precedenti, è possibile intervenire, al superamento della soglia del 5% di getti infestati con Bacillus thuringiensis, ad es. CoStar WG o DiPel DF dose 100 g/hl e 1 kg/haPrimo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 65-100%.

CARPOCAPSA. È iniziato il primo volo. Ultimare l'installazione delle trappole per monitoraggio e dei dispenser per la confusione sessuale. Per la difesa si rimanda ai prossimi bollettini. Primo volo 45-90%; ovideposizione 5-45%; nascita larvale 1-3%.


PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti, asportare tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Rischio infettivo in caso di pioggia: ALTO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha.

TICCHIOLATURA. Rischio infettivo in caso di pioggia con idonea durata di bagnatura: ALTO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-300 g/hl e 2,5-5 kg/ha eventualmente in miscela con Zolfo ad es. Thiopron dose 3-5 litri/ha. Negli appezzamenti con importante presenza di inoculo intervenire anche in tempestivo dopo le piogge, entro i 250-300 gradi ora, con Polisolfuro di Calcio Polisenio dose 1,5 kg/hl e 18 kg/ha.

Gradi ora = somma di tutte le temperature medie orarie dall'inizio del momento infettante, quindi dall'inizio della pioggia o dal momento in cui si considera dilavata la copertura effettuata in preventivo (es. ad una temperatura media di 10°C si hanno a disposizione 25-30 ore per intervenire). Con temperature superiori/inferiori, il tempo utile si riduce/aumenta proporzionalmente.

MACULATURA BRUNA. Rischio di sporulazione previsto in caso di pioggia: BASSO (in seguito ad abbassamento temperatura). Rischio infettivo in caso di pioggia: MEDIO-ALTO. È possibile sanificare il cotico erboso impiegando Trichoderma spp. Per i trattamenti con Trichoderma spp. è importante che le temperature siano stabili sopra i 10°C ed in previsione di pioggia. Inoltre, è necessaria la preventiva attivazione del prodotto in acqua 24 ore prima del trattamento e l'applicazione in previsione di una possibile pioggia. I trattamenti effettuati in questa fase contro la TICCHIOLATURA sono attivi anche nei confronti della MACULATURA.

AFIDI. In presenza di afidi e assenza di ausiliari è possibile intervenire con Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure con Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha oppure Asset Duo dose 160 ml/hl e 2,4 litri/ha (p.a. Piretro, max 3 tratt./anno) aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata. È possibile anche impiegare Azadiractina solo sulle varietà in cui non risulta fitotossico (William-Kaiser): Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha oppure Oikos dose 75-150 ml/hl e 1-1,5 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, aprire anche gli ugelli più bassi, da etichetta: max 3 tratt./anno).

EULIA. Nelle aziende che hanno riscontrato problemi nelle annate precedenti, è possibile intervenire, al superamento della soglia del 5% di getti infestati con Bacillus thuringiensis, ad es. CoStar WG o DiPel DF dose 100 g/hl e 1 kg/haPrimo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 65-100%.

CARPOCAPSA. È iniziato il primo volo. Ultimare l'installazione delle trappole per monitoraggio e dei dispenser per la confusione sessuale. Per la difesa si rimanda ai prossimi bollettini. Primo volo 45-90%; ovideposizione 5-45%; nascita larvale 1-3%.


ACTINIDIA

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). Rischio infettivo in caso di pioggia: MEDIO. La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire dopo la potatura secca (entro 24-36 ore) e ripetere a gemma cotonosa anticipando possibilmente una pioggia: trattare con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 5-7 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%).

MUFFA GRIGIA. A partire dalla fase di bottone bianco e in previsione di pioggia, è consigliabile intervenire con Bacillus subtilis: Serenade ASO dose 4-8 litri/ha oppure con Eugenolo, Geraniolo e Timolo: 3LOGY dose 4 l/ha. In ogni caso consultare il tecnico di riferimento prima di intervenire.

EULIA. Nelle aziende che hanno riscontrato problemi nelle annate precedenti, è possibile intervenire, con Bacillus thuringiensis, ad es. CoStar WG o DiPel DF dose 100 g/hl e 1 kg/haPrimo volo terminato; ovideposizione terminata; nascita larvale 65-100%.


VITE

PERONOSPORA. La fase di latenza delle oospore è terminata mediamente alla terza decade di febbraio (circa una settimana prima del 2023). Le piogge che si sono susseguite dal 25 di febbraio fino ad oggi hanno iniziato il processo di maturazione di molte famiglie oosporiche: potenziale di inoculo in crescita. Infezione del 10/4: comparsa di eventuali sintomi prevista per 22-27 aprile. Rischio infettivo, in tutte le zone: ALTO. In previsione di pioggia e sulle varietà recettive intervenire con Solfato di rame al 20%, ad es. Poltiglia Disperss dose 200 g/hl e 2 kg/ha.

OIDIO. Le infezioni di oidio primarie si verificano con piogge > 2,5 mm e temperatura >10°C. Il potenziale di inoculo ascosporico (PAR) va dal 32 % di maturazione in pianura e al 56% in collina. Rischio infettivo: ALTO. Nelle aziende in cui si sono verificate infezioni di oidio nello scorso anno si consiglia di iniziare le coperture, senza aspettare le condizioni idonee per il primo intervento nei confronti di peronospora. Gli interventi sono da fare con modalità preventive per il controllo del micelio svernante. Intervenire con Zolfo, ad es. Microthiol Disperss dose 600 g/hl.

COCCINIGLIA. Per chi ha intenzione di eseguire il contenimento tramite confusione sessuale, si consiglia di installare gli erogatori (indicativamente alla metà di aprile) e per chi intende utilizzare il parassitoide Anagyrus vladimiri (pseudococci) occorre programmarne l'acquisto (da effettuare indicativamente a partire dalla fine di aprile e secondo le indicazioni del produttore).

TIGNOLETTA. Programmare l'installazione degli erogatori qualora si intenda utilizzare la confusione sessuale e l'installazione delle trappole per il monitoraggio. Primo volo 80-100%; ovideposizione 15-60%; nascita larvale 5-20%.


OLIVO

OCCHIO DI PAVONE O CICLOCONIO. La malattia è favorita dall'umidità e si manifesta soprattutto nelle parti più basse della chioma, specialmente nelle piante troppo fitte o nelle chiome mal potate. I trattamenti con i Sali di rame da effettuarsi dopo le operazioni di potatura primaverile sono utili anche per il contenimento di questa avversità fungina. Effettuare un trattamento a base di Rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha. Si ricorda che i trattamenti a base di prodotti rameici in fase di mignolatura potrebbero causare effetti negativi sulle mignole stesse, pertanto, negli oliveti che presentano mignole ben visibili è opportuno intervenire con Bacillus subtilis, es: Serenade ASO dose 4-8 litri/ha.

ROGNA DELL'OLIVO. La difesa è basata essenzialmente sulla disinfezione tempestiva delle piante con trattamenti a base di Sali di rame (tale trattamento non va eseguito se l'oliveto è in fase di mignolatura) dopo qualsiasi evento o operazione colturale che provochi lesioni alla pianta. La disinfezione frequente degli attrezzi di potatura rappresenta un ulteriore accorgimento per limitare lo sviluppo della batteriosi nell'oliveto. Trattare le varietà sensibili entro le 48 ore successive ad eventi atmosferici importanti e dopo la potatura con Rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha.

FLEOTRIBO. Un valido ed efficace sistema di lotta preventiva è quello di mantenere gli olivi sempre in condizioni ottimali di sviluppo, eliminando con la potatura annuale le parti della pianta indebolite o danneggiate. Il legno tagliato con la potatura primaverile rappresenta esso stesso un potenziale focolaio di sviluppo dell'insetto. Lasciare quindi i residui di potatura sotto la pianta dell'ulivo fino alla fine del mese di aprile, rappresenta una corretta pratica agronomica per attirare su di essi gli adulti della prima generazione e procedere poi tempestivamente alla loro raccolta e bruciatura.

CECIDOMIA FOGLIARE. Per contrastare la diffusione della Dasineura oleae, è buona norma terminare le operazioni di potatura entro i primi di aprile e comunque prima dello sfarfallamento degli adulti.



ORTAGGI

TRAPIANTI (finocchio, sedano, lattuga)

Effettuare il bagno delle piantine pre-trapianto con Azadiractina (Neemazal T/S o Oikos) e/o inoculo di funghi micorrizici del tipo Micosat o formulati a base di Trichoderma (sono formulazioni registrate come fertilizzanti, verificare sempre che la composizione scelta sia ammessa in agricoltura biologica).


LATTUGA

LIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza delle forme alate che potrebbero arrivare ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno) ed eventualmente Piretro, ad esempio Asset Duo o Biopiren Plus dose 160 ml/hl e 1,28 litri/ha. È importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo). Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto.

BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.


POMODORO

TUTA ABSOLUTA. Prenotare gli erogatori per la confusione sessuale, Isonet T dose 800-1000 erogatori/ha oppure Tutatec dose 200-300 erogatori/ha.



 

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