Bollettino Biologico 22 marzo 2024

È disponibile il Bollettino Biologico del 22 marzo 2024.

Bollettino Biologico 22 marzo 2024

DOCUMENTAZIONE AZIENDALE

Inoltrare via mail tutti i documenti relativi alla certificazione (vespignani.cristina@agrintesa.com; fazzini.arnaldo@agrintesa.com).


CONCIMAZIONE

Indicazioni di carattere generale per la concimazione degli impianti frutti-viticoli

Gestione e fertilizzazione del suolo (Reg.UE 2018/848)

“Nella produzione biologica vegetale si impiegano tecniche di lavorazione del suolo e pratiche colturali atte a salvaguardare o ad aumentare il contenuto di sostanza organica del suolo, ad accrescerne la stabilità e la biodiversità, nonché a prevenirne la compattazione e l'erosione.”

La fertilità e l'attività biologica del suolo sono mantenute e potenziate mediante la rotazione pluriennale delle colture, sovesci (con leguminose e altre specie vegetali) e la concimazione con effluenti di allevamento o con sostanza organica, entrambi preferibilmente compostati, di produzione biologica.

Se con queste pratiche le esigenze nutrizionali dei vegetali non possono essere soddisfatte, è consentito utilizzare unicamente, e solo nella misura necessaria, i concimi e gli ammendanti autorizzati a norma dell'articolo 24 per l'uso nella produzione biologica, tenendone registrazione d'uso.

Altre indicazioni:

  • È consentito l'uso di preparati a base di microrganismi per migliorare le condizioni generali del suolo o per migliorare la disponibilità di elementi nutritivi nel suolo o nelle colture.
  • Per l'attivazione del compost possono essere utilizzate preparati adeguati a base di vegetali e di microorganismi.
  • Non è consentito l'uso di concimi minerali azotati.
  • È consentito l'uso di preparati biodinamici.
  • Azoto: quantità massima 170 unità di N/ha/anno (limite valido per gli effluenti di allevamento).
  • Soluzione di cloruro di calcio: solo per trattamento fogliare su melo, per prevenire una carenza di calcio.

ATTENZIONE AI CONCIMI. Per i prodotti “commerciali”, si deve verificare che abbiano riportata sulla confezione e sulla bolla di acquisto la frase “Consentito in Agricoltura Biologica”. Inoltre si può verificare l'autorizzazione del prodotto in BIO tramite la Banca DATI del SIAN (www.sian.it/vismiko/jsp/indexConsultazione.do;). Se si acquistano prodotti palabili (matrici organiche sfuse), farsi rilasciare SEMPRE l'analisi del prodotto (aggiornata).

Per indicazioni relative alla concimazione degli impianti fruttiviticoli si rimanda alle schede dettagliate pubblicate a seguito di questo bollettino.

*NOTA SUGLI INTERVENTI FOGLIARI

Intervenire al mattino su pianta asciutta, distanziare 3-4 giorni da trattamenti con Poltiglia o Polisolfuro e applicare 2 giorni dopo a trattamenti con Poltiglia o Polisolfuro.

L'efficacia di un trattamento fogliare è proporzionale alla quantità di sostanza attiva che riesce a entrare all'interno della foglia. Il processo di penetrazione attraverso la cuticola fogliare è particolarmente avvantaggiato da una reazione debolmente acida (pH = 5-5.5) della soluzione che viene a contatto con la foglia.

Nella preparazione della miscela si consiglia di procedere nel seguente modo:

  • riempire la botte per 3/4;
  • aggiungere Acidificanti, portare il pH tra 5.5 e 6.5 con aceto o acido citrico
  • agitare bene la soluzione;
  • aggiungere ferro e microelementi;
  • aggiungere Alghe;
  • completare il riempimento della botte.

 


Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.)


Per tutti i prodotti a base di rame: sono ammessi max 4 kg di sostanza attiva/ha/anno.

N.B. In questo periodo gli interventi fitosanitari vanno eseguiti nelle ore più calde della giornata.


CILIEGIO

MONILIA. Intervenire da prefioritura in previsione di pioggia con Polisolfuro di calcio dose 5 kg/hl e 39 kg/ha oppure con Thiopron dose 1000 ml/hl (p.a. Zolfo) + Propoli (200 ml/hl); ripetere gli interventi in base alla stagione ad intervalli di 5-7 giorni.


ALBICOCCO

BATTERIOSI. Si raccomanda di asportare ed eliminare tutti i rami infetti. Intervenire da scamiciatura, nei frutteti interessati dalla malattia e nelle varietà sensibili, ad intervalli di 10-15 giorni in relazione a periodi umidi e piovosi con Selecta Disperss dose 100 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Solfato di rame). Mantenere una distanza di almeno 3-4 giorni da concimi fogliari. Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento (volume di acqua 600-800 litri/ha).

MONILIA. Temperature ottimali (15-20°C) per le infezioni, con 10°C occorrono 20 ore di bagnatura, con 15-20°C occorrono 12 ore di bagnatura. Rischio infettivo in presenza di pioggia: BASSO. Intervenire prima della pioggia con Polisolfuro di calcio dose 2-3 kg/hl e 24 kg/ha oppure con Zolfo, meglio se con il formulato Thiopron dose 5-10 litri/ha + Propoli (200 ml/hl); ripetere gli interventi in base alla stagione ad intervalli di 4-5 giorni, impiegare dosi più elevate ad inizio e fine fioritura.

MACULATURA ROSSA. Nelle aree di collina si è raggiunta la soglia (620 gradi-giorno) per il rilascio delle ascospore di Apiognomonia erythrostoma agente della maculatura rossa dell'albicocco, nelle aree di pianura non si è ancora raggiunta. Rischio infettivo in caso di pioggia: ALTO.

OIDIO, NERUME, MONILIA e MACULATURA ROSSA. Da scamiciatura in poi trattare con Thiopron dose 300-400 ml/hl oppure con Tiovit Jet dose 300-400 g/hl (p.a. Zolfo, dose più alta valida per la collina, 7-8 giorni di attività). Per maculatura, intervenire prima di una eventuale pioggia.

AFIDI. Monitorare la presenza e da completa caduta petali intervenire con Piretro, es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata.

CIDIA MOLESTA. Questo insetto può creare danni sulle varietà tardive. Per chi volesse, si ricorda di installare le trappole per monitorare il volo e, dalla fase di caduta petali, la CONFUSIONE SESSUALE.


SUSINO

MONILIA. Alla fase di prefioritura-inizio fioritura, intervenire con Zolfo, es. Thiopron dose 600 ml/hl + Propoli (200 ml/hl) oppure con Polisolfuro di calcio dose 5 kg/hl e 39 kg/ha; ripetere gli interventi in base alla stagione ad intervalli di 4-5 giorni; dose più elevata ad inizio e fine fioritura. In alternativa impiegare Bacillus subtilis, es. Serenade Aso dose 4-8 kg/ha.

AFIDI. Monitorare la presenza e da completa caduta petali (susino cino-giapponese) intervenire con Piretro, es. Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata. Trattamento con attività collaterale nei confronti di TENTREDINI.

TRIPIDI. In caso di presenza o di danni nell'anno precedente è possibile impiegare Spinosad, es. Laser dose 30 ml/hl e min 300 ml/ha (da etichetta max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi), con attività collaterale nei confronti di TENTREDINI.

EULIA. Prosegue il primo volo: continuare il monitoraggio.


PESCO

AFIDI. Controllare bene le foglioline in allungamento e i calici dei fiori per verificarne la presenza. In caso di presenza intervenire a caduta petali, quando inizia ad allungarsi la vegetazione, con Azadiractina, ad es. Neemazal-T/S dose 2-3 litri/ha (acidificare l'acqua, non miscelare con altri prodotti, da etichetta: max 3 tratt./anno). In alternativa è possibile eseguire lavaggi ad esempio con Flipper dose 1 litro/hl (p.a. Sali potassici di acidi grassi, da etichetta: max 5 tratt./anno) oppure con Sapone molle dose 0,5-1 litri/hl a seconda dei prodotti commerciali: gli interventi vanno ripetuti periodicamente alla ricomparsa degli afidi, prima della formazione di colonie all'interno di foglie accartocciate.

TRIPIDI. Per le aziende in collina o con problemi di tripide, trattare a caduta petali con Spinosad, es. Laser (etichetta: max 3 tratt./anno, max 2 consecutivi): contattare il tecnico di riferimento per le modalità di intervento.

BOLLA e MONILIA. È necessario l'effetto meccanico della pioggia per veicolare la bolla sui nuovi germogli in allungamento. In previsione di piogge o nebbie persistenti (con almeno 15 ore di bagnatura) il rischio può considerarsi medio. Rischio infettivo in previsione di pioggia, nebbia o bagnatura prolungata: MEDIO. In previsione di pioggia o in caso di nebbie persistenti, in fioritura, intervenire con Zolfo, ad es. Thiopron dose 500 ml/hl oppure con Polisolfuro di Calcio dose 2-3 kg/hl e 24 kg/ha, opportunamente distanziato da interventi a base di olio. Da caduta petali per BOLLA è possibile intervenire in preventivo sulle piogge con Solfato di rame, ad es. Poltiglia Disperss o Poltiglia Manica 20 WG/PB Green dose 100-150 g/hl e 1-1,5 kg/ha. Non impiegare il rame in fioritura.

CIDIA DEL PESCO. Si ricorda di installare le trappole per monitorare il volo e, dalla fase di caduta petali, la CONFUSIONE SESSUALE.


MELO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti, asportare tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Le infezioni fiorali di colpo di fuoco batterico avvengono per la contemporanea presenza di tre fattori:

  • la presenza di fiori aperti (tanto più alta la quantità di fiori aperti, maggiore il rischio);
  • il potenziale di sviluppo del batterio (influenzato dalla temperatura);
  • la pioggia per veicolare il batterio all'interno degli organi fiorali.

Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha.

TICCHIOLATURA. Maturazione delle prime ascospore: 65-80%, previsto un aumento per il fine settimana. La pioggia del 18-19/03 è da considerarsi di media gravità. Rischio infettivo in presenza di pioggia: MEDIO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-250 g/hl e 2,5-5 kg/ha.

Varietà Linee guida per la difesa alle infezioni primarie di Ticchiolatura

Resistenti alla ticchiolatura

Dopo i primi 2-3 trattamenti con Sali di rame sospendere le coperture fino alla post-fioritura.

Granny Smith

Mantenere le coperture in previsione di pioggia con Poltiglia Disperss dose 200 g/hl (su pianta asciutta).

Altre (sensibili alla ticchiolatura)

OGNI FOGLIA NUOVA È SCOPERTA. Mantenere le coperture in previsione di pioggia con Poltiglia Disperss dose 200 g/hl (su pianta asciutta) o per avere una maggiore persistenza con la miscela Poltiglia Disperss dose 200 g/hl + Thiopron dose 300 ml/hl. Intervenire anche in maniera tempestiva su pianta bagnata con Polisolfuro di Calcio Polisenio dose 2 kg/hl entro i 300 gradi ora dall'inizio della pioggia o all'esaurimento della persistenza di copertura del Rame (18-20 mm di pioggia) oppure con Thiopron dose 500 ml/hl entro i 150 gradi ora dall'inizio dell'infezione.*

* Se si impiega Polisolfuro o Zolfo, mantenere la distanza di almeno 10 giorni dall'impiego di olio.

Gradi ora = somma di tutte le temperature medie orarie dall'inizio del momento infettante, quindi dall'inizio della pioggia o dal momento in cui si considera dilavata la copertura effettuata in preventivo (es. ad una temperatura media di 10°C si hanno a disposizione 25-30 ore per intervenire). Con temperature superiori/inferiori, il tempo utile si riduce/aumenta proporzionalmente.

AFIDE GRIGIO. Intervenire a orecchiette di topo con Olio Minerale con la massima dose in etichetta, ad es. con Vernoil dose 3,5 litri/hl e 53 litri/ha. Programmare il primo intervento con Azadiractina in pre-fioritura, andando il più vicino possibile all'apertura dei fiori per coprire tutto il periodo della fioritura (soprattutto per varietà a fioritura lunga, es. Inored Story) ed un secondo trattamento post-fiorale.

EULIA. Prosegue il primo volo: continuare il monitoraggio


PERO

COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti, asportare tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. Le infezioni fiorali di colpo di fuoco batterico avvengono per la contemporanea presenza di tre fattori:

  • la presenza di fiori aperti (tanto più alta la quantità di fiori aperti, maggiore il rischio);
  • il potenziale di sviluppo del batterio (influenzato dalla temperatura);
  • la pioggia per veicolare il batterio all'interno degli organi fiorali.

Dalla fioritura si consiglia di intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefaciens) oppure con Serenade Aso dose 4-8 l/ha (p.a. Bacillus subtilis) oppure con rameici, ad esempio Poltiglia Disperss dose 100-150 g/hl.

TICCHIOLATURA. La maggior parte (circa il 60%) del potenziale di inoculo di V. pyrina viene rilasciato nel periodo della fioritura, rischio infettivo per le prossime piogge MEDIO-ALTO. Intervenire in preventivo sulle piogge con Rame solfato, ad es. Poltiglia Disperss dose 200-300 g/hl e 2,5-5 kg/ha eventualmente in miscela con Zolfo ad es. Thiopron dose 3-5 litri/ha. Negli appezzamenti con importante presenza di inoculo intervenire anche in tempestivo dopo le piogge, entro i 250-300 gradi ora, con Polisolfuro di Calcio Polisenio dose 2 kg/hl e 24 kg/ha. Evitare l'impiego di formulati rameici in fioritura.

Gradi ora = somma di tutte le temperature medie orarie dall'inizio del momento infettante, quindi dall'inizio della pioggia o dal momento in cui si considera dilavata la copertura effettuata in preventivo (es. ad una temperatura media di 10°C si hanno a disposizione 25-30 ore per intervenire). Con temperature superiori/inferiori, il tempo utile si riduce/aumenta proporzionalmente.

TENTREDINI. Si consiglia di monitorare tramite le trappole cromotropiche bianche.

AFIDI. A bottone bianco intervenire con Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha oppure con Pyganic 1.4 dose 250 ml/ha e max 2,5 litri/ha oppure Asset Duo dose 160 ml/hl e 2,4 litri/ha (p.a. Piretro, max 3 tratt./anno) aggiungendo olio estivo per aumentarne l'efficacia (0,5-1 litri/hl); prodotto fotolabile, intervenire preferibilmente in serata. Trattamento con attività collaterale nei confronti di TENTREDINI.

EULIA. Prosegue il primo volo: continuare il monitoraggio

CECIDOMIA PIRIVORA. Sono state fatte esperienze con trattamenti a base di caolino ripetuti fino alla pre-fioritura per garantire un imbiancamento completo della pianta. Questi interventi hanno avuto riscontro interessante nei confronti di CECIDOMIA, TENTREDINE e PSILLA. Per ulteriori informazioni contattare il tecnico di riferimento.


KAKI

SESIA. Si ricorda di attivarsi per l'acquisto dei nematodi entomopatogeni (Steinerema carpocapsae, Steinerema Feltiae) che nel caso sono da ordinare. Questi devono essere irrorati seguendo le indicazioni riportate in etichetta, in concomitanza di elevata umidità e temperatura non inferiore a 12°C per almeno 8 ore; la loro azione si protrae per 4-6 settimane dopo l'applicazione. L'ideale è l'applicazione durante una pioggia o subito dopo.


ACTINIDIA

CANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire dopo la potatura secca (entro 24-36 ore) e ripetere a gemma cotonosa anticipando possibilmente una pioggia: trattare con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 5-7 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%).

EULIA. Prosegue il primo volo: continuare il monitoraggio.


VITE

MAL DELL'ESCA. Si consiglia di intervenire nell'epoca del pianto, in impianti già potati, con Remedier dose 250 g/hl e 1 kg/ha (p.a. Trichoderma asperellum e Trichoderma gamsii). Nel caso di tagli importanti (diametro di oltre 3 cm) è consigliabile coprire la ferita con prodotti autorizzati e di lunga persistenza, da concordare con il tecnico di riferimento.

OIDIO, ERIOFIDE e UOVA DI RAGNO ROSSO. Intervenire alla fase di gemma cotonosa con Polithiol dose 5 litri/hl e 10-40 litri/ha (p.a. Olio minerale + Zolfo) o con la miscela di Vernoil dose 2,5 litri/hl e 25-35 litri/ha (p.a. Olio minerale) più Microthiol Disperss dose 600 g/hl (p.a. Zolfo). Fare attenzione all'eventuale fitotossicità: non intervenire oltre la fase di gemma cotonosa. Distanziare di almeno 6-7 giorni dall'eventuale intervento eseguito con il Trichoderma per il mal dell'esca.

TIGNOLETTA. Programmare l'installazione degli erogatori qualora si intenda utilizzare la confusione sessuale e l'installazione delle trappole per il monitoraggio.

FLAVESCENZA DORATA. Si ricorda che in seguito alla capitozzatura è obbligatorio estirpare i ceppi di vite entro il 31/03/2024.


OLIVO

OCCHIO DI PAVONE O CICLOCONIO. Effettuare un trattamento a base di Rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha.

ROGNA DELL'OLIVO. Trattare le varietà sensibili entro le 48 ore successive ad eventi atmosferici importanti e dopo la potatura con Rame solfato, es. Poltiglia Disperss dose 400 g/hl e 2,5-6 kg/ha oppure Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 400 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha.

FLEOTRIBO. Un valido ed efficace sistema di lotta preventiva è quello di mantenere gli olivi sempre in condizioni ottimali di sviluppo, eliminando con la potatura annuale le parti della pianta indebolite o danneggiate. Il legno tagliato con la potatura primaverile rappresenta esso stesso un potenziale focolaio di sviluppo dell'insetto. Lasciare quindi i residui di potatura sotto la pianta dell'ulivo fino alla fine del mese di aprile, rappresenta una corretta pratica agronomica per attirare su di essi gli adulti della prima generazione e procedere poi tempestivamente alla loro raccolta e bruciatura.

CECIDOMIA FOGLIARE. Per contrastare la diffusione della Dasineura oleae, è buona norma terminare le operazioni di potatura entro i primi di aprile e comunque prima dello sfarfallamento degli adulti.



ORTAGGI

TRAPIANTI (finocchio, sedano, lattuga)

Effettuare il bagno delle piantine pre-trapianto con Azadiractina (Neemazal T/S o Oikos) e/o inoculo di funghi micorrizici del tipo Micosat o formulati a base di Trichoderma (sono formulazioni registrate come fertilizzanti, verificare sempre che la composizione scelta sia ammessa in agricoltura biologica).


LATTUGA

LIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge.

AFIDI. Monitorare la presenza delle forme alate che potrebbero arrivare ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno) ed eventualmente Piretro, ad esempio Asset Duo o Biopiren Plus dose 160 ml/hl e 1,28 litri/ha. È importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo). Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde.

BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto.

BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.


POMODORO

TUTA ABSOLUTA. Prenotare gli erogatori per la confusione sessuale, Isonet T dose 800-1000 erogatori/ha oppure Tutatec dose 200-300 erogatori/ha.



 

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