Ciliegie, Igp e Valfrutta gli assi del Gruppo Alegra
La campagna commerciale della ciliegia di Vignola Igp è ai nastri di partenza e tra l'areale emiliano e quello romagnolo la cooperativa Agrintesa ne produrrà circa 2.100 tonnellate.
La campagna commerciale della ciliegia di Vignola Igp è ai nastri di partenza e tra l'areale emiliano e quello romagnolo la cooperativa Agrintesa ne produrrà circa 2.100 tonnellate. Si parte con le Bigarreaux e le Early Lory, ma il 2018 sarà un bel banco di prova anche per la serie Sweet, progetto varietale sviluppato dall'Università di Bologna, su cui il gruppo ha scommesso: ad oggi sono 344 gli ettari di ceraseti dei soci di Agrintesa, in crescita di 20 ettari rispetto allo scorso anno proprio grazie agli investimenti sulla serie Sweet, con un marcato orientamento sulle varietà tardive. E per tutelare la produzione e garantire qualità ai consumatori, il 30% dei frutteti sono coperti. "Abbiamo una produzione in significativa crescita, frutto di nuovi impianti e varietà selezionate per la resa in gradi brix e calibro - spiega a Italiafruit News Enrico Bucchi, vicedirettore generale di Alegrae responsabile commerciale Italia della business unit di Apo Conerpo - Nell'areale dell'Igp di Vignola rappresentiamo il top dell'innovazione e in prospettiva puntiamo a raggiungere le tremila tonnellate di prodotto commercializzato". I volumi stimati per questa campagna sono in linea con quella 2017. "Rispetto al potenziale teorico avremo una produzione leggermente ridotta - analizza la situazione il manager Alegra - Questo è dovuto sia a logiche di alternanza, sia all'effetto del freddo primaverile e agli strascichi dell'estate siccitosa dello scorso anno. Ci saranno meno frutti per pianta, ma la pezzatura e la qualità non dovrebbero mancare". Nuove varietà, un calendario produttivo più ampio, selezione dei migliori frutti, il marchio Igp e quello Valfrutta. Sono questi i pilastri su cui si basa la strategia del gruppo romagnolo in fatto di ciliegie. "L'Igp di Vignola è un brand dall'alto riconoscimento sul mercato, c'è un valore aggiunto significativo - aggiunge Bucchi - E la Grande distribuzione organizzata ha un forte interesse per l'indicazione geografica protetta: i consumatori cercano le ciliegie Igp, per questa tipologia di prodotto la suscettibilità al prezzo è minore... Per noi il vero problema è avere i volumi per soddisfare tutte le richieste. Per questo abbiamo investito in nuovi impianti, in innovazione varietale e nella tecnologia Unitec per la selezione. Perché con la qualità coerente il consumatore è disposto a fare passi avanti significativi, a maggior ragione su un prodotto Igp. Riusciamo a differenziare le ciliegie per calibro, colore e difetti: abbiamo uniformità di presentazione e una lunga shelf life grazie ai due conferimenti giornalieri, al trattamento dei frutti con l'hydrocooler e a una programmazione del lavoro che garantisce la consegna nel punto vendita al massimo 48 ore dopo la raccolta. Se l'Igp ci consente di approfondire la proposta spingendo sulla vocazione territoriale, il brand Valfrutta è espressione di qualità eccellente e innovazione, basti pensare ai nuovi packaging e ai formati studiati per aumentare le occasioni di consumo di questo frutto”. A proposito di shelf-life e di innovazione varietale e tecnologica, questo mix ha permesso alle ciliegie Agrintesa di approcciare nuovi mercati via aerea, come gli Emirati Arabi. La campagna commerciale proseguirà fino alla prima settimana di luglio ma, come accennato, l'obiettivo è di ampliare il calendario. "Ai due estremi c'è ancora spazio per migliorare - conclude il vicedirettore di Alegra - Con le Sweet stiamo andando in questa direzione, soprattutto sul prodotto tardivo".
Articolo pubblicato su Italiafruit News il 17/05/2018. |