Bilancio 2023 e novità tra i vertici di Apo Conerpo: Alberto Guerra Vicepresidente Agrintesa diventa Vicepresidente Apo Conerpo
Apo Conerpo presenta i risultati del bilancio 2023 e si prepara a costruire il futuro con una governance rinnovata e potenziata per affrontare le sfide del settore. Tra i nuovi vicepresidenti, Alberto Guerra, ravennate titolare di un'azienda agricola specializzata in frutticoltura presente nel territorio comunale di Bagnacavallo e già Vicepresidente di Agrintesa.
Un bilancio solido, con un fatturato dalla commercializzazione 2023 in aumento dell'1,8% nonostante mancati conferimenti per oltre il 27% dei volumi, e ristorni ai soci incrementati del 50%. Apo Conerpo, principale organizzazione di produttori ortofrutticoli europea, archivia il 2023 con questi numeri e si prepara a costruire il futuro, a partire dalla campagna estiva appena cominciata, con una governance rinnovata e potenziata per affrontare le sfide con cui l'ortofrutta deve confrontarsi oggi e domani. Al timone, forte di una piena fiducia dei soci, confermato il presidente Davide Vernocchi al cui fianco siederanno quattro nuovi vicepresidenti, espressioni delle principali filiere e territori di riferimento. Una squadra compatta che sarà coadiuvata dal nuovo direttore generale Daniele Maria Ghezzi, che raccoglie il testimone portato per oltre vent'anni da Gabriele Chiesa, che continuerà a fornire supporto alla OP. Un bilancio robusto in un contesto complesso “Il 2023 è stato un anno particolarmente sfidante per il nostro settore - commenta il presidente Davide Vernocchi -: dalle gelate primaverili all'alluvione di maggio, dalla siccità estiva alle grandinate, alla recrudescenza di gravi fitopatie legate al clima come la maculatura e la batteriosi, nessuna coltura è stata risparmiata, con effetti particolarmente rilevanti su diverse fra le produzioni principali dell'Emilia-Romagna come, solo per citarne alcune, pere, pesche e nettarine, ciliegie, pomodoro da industria e cipolle. A ciò si aggiunge il complesso scenario internazionale con i suoi effetti sui mercati e sui prezzi di energia e materie prime, l'esplosione dell'inflazione e il manifestarsi di nuove povertà, la difficoltà ormai critica nel reperire manodopera per il settore ortofrutticolo e le scelte spesso discutibili prese dall'Europa che impattano come un macigno sulle nostre aziende agricole. Un quadro complesso che ha generato un'inevitabile contrazione dei conferimenti, fermi nel 2023 a 732.000 tonnellate, il 27% in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni e il dato più basso della storia di Apo Conerpo”. Eppure il bilancio 2023, approvato a fine giugno, mostra una Apo Conerpo solida, con un valore della commercializzazione che supera i 434 milioni di euro (+1,8%) e un volume d'affari che raggiunge quota 787 milioni di euro, con una flessione di soli 2,7 punti rispetto a quel 2022 che aveva segnato il miglior risultato del gruppo nell'ultimo decennio. “Individuo tre fattori cruciali per questo risultato: il progressivo allargamento della base sociale anche in altre regioni che ha garantito disponibilità costante di prodotti anche nelle fasi più critiche, l'ottima performance economica del pomodoro da industria nonostante i danni dell'alluvione e l'encomiabile lavoro delle nostre business unit - Alegra, Brio, Naturitalia, Opera e Valfrutta Fresco - per la valorizzazione massima del prodotto disponibile sia nella Grande Distribuzione nazionale, dove registriamo addirittura un incremento a valore del 13,86%, che all'estero”. Le sfide presenti e la nuova squadra Analizzando i dati storici emerge, tuttavia, un dato rilevante. “Se confrontiamo i risultati attuali con quelli del 2018, ultimo anno in cui i nostri soci hanno registrato raccolti e conferimenti in linea con i diversi potenziali produttivi, il volume d'affari del gruppo Apo Conerpo è cresciuto dell'8% - prosegue Vernocchi -. È un dato indubbiamente positivo ma che copre appena un terzo degli effetti dell'inflazione e dell'incremento dei costi ricaduto sui produttori. C'è molto da fare per sostenere un settore cruciale per la regione e il Paese come l'ortofrutta: oggi la sfida principale per un imprenditore agricolo è quella di continuare a produrre in un mutato e sempre più difficile contesto climatico e garantire una reale sostenibilità economica alla sua impresa. Perché se viene meno la redditività, le aziende agricole chiudono. È per questo che, con passione e senso di responsabilità, Apo Conerpo ha messo in campo risorse importanti sul fronte della ricerca scientifica e, da oggi, ha scelto di coinvolgere nella governance anche nuove forze che, per esperienza e competenza ci aiuteranno ad affrontare le criticità delle nostre filiere”. “L'assemblea dei soci mi ha onorato nuovamente della sua fiducia - spiega Vernocchi - indicando anche quattro nuovi vicepresidenti espressioni dei principali areali produttivi delle cooperative socie e delle filiere che rappresentano il cuore dell'attività di Apo Conerpo: Adriano Aldrovandi (presidente FruitModena Group), Alberto Guerra (vicepresidente Agrintesa), Massimo Passanti (presidente Propar) e Aldo Rizzoglio (presidente Patfrut). Al nostro fianco potremo contare anche sulla competenza, professionalità e visione strategica del nuovo direttore generale di Apo Conerpo, Daniele Maria Ghezzi, docente universitario e già direttore del consorzio per l'internazionalizzazione ‘Piacenza Alimentare', principale realtà nazionale del settore con un centinaio di associati”. Classe 1979, Ghezzi riceve il testimone da Gabriele Chiesa che ha diretto Apo Conerpo negli ultimi 21 anni “attraversando - commenta Vernocchi - le fasi più complesse della nostra storia: a lui va il più sincero e profondo ringraziamento da parte di tutto quel Gruppo Apo Conerpo che ha contribuito a rendere grande e che continuerà a supportare la struttura”. “La sfida che ci lanciano il clima e i mercati è altissima - conclude Vernocchi - ma Apo Conerpo c'è, forte della specializzazione delle nostre business unit, delle capacità del sistema di cui siamo parte a livello nazionale e internazionale, del valore dei nostri marchi, del nostro impegno nella ricerca, delle competenze uniche che ognuno di noi mette a servizio dei nostri soci, nel segno di quei valori quali solidarietà, mutualità e radicamento sul territorio che ci contraddistinguono e che ci hanno guidato negli ultimi, difficili anni”.
Le bio della nuova governance di Apo Conerpo Davide Vernocchi (presidente). Forlivese di nascita e ravennate d'adozione, Davide Vernocchi è presidente di Apo Conerpo dal 2011. Laureato in Scienze Agrarie, e titolare e conduttore di un'azienda agricola ortofrutticola in provincia di Ravenna, Vernocchi è anche Presidente Settore Ortofrutta di Confcooperative e vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca oltre che membro del Consiglio di Amministrazione di Agrintesa (Ra). Adriano Aldrovandi (vicepresidente). Modenese, produttore e agronomo, ricopre anche la carica di Presidente di Fruit Modena Group, la più grande organizzazione europea per la produzione e la vendita di pere e di Opera, il Consorzio che riunisce oltre 1000 frutticoltori per promuovere e commercializzare pere a marchio. Dal 2021 è anche presidente di UNAPera, società consortile a responsabilità limitata fra 25 imprese – 13 Organizzazioni di produttori e 12 non Op – che rappresentano oltre il 70% delle pere commercializzate sul mercato italiano e più del 55% dell'export nazionale di questo frutto. Alberto Guerra (vicepresidente). Ravennate, titolare di un'azienda agricola specializzata in frutticoltura e presente nel territorio comunale di Bagnacavallo, Alberto Guerra è anche vicepresidente di Agrintesa, cooperativa ortofrutticola e vitivinicola guidata dal presidente Aristide Castellari, con oltre 4.000 soci e un catasto frutticolo di oltre 9.300 ettari, a cui se ne aggiungono 7.300 di vigneto e 500 di ortaggi. Massimo Passanti (vicepresidente). Ravennate, imprenditore agricolo e produttore di pomodoro, ricopre da lungo tempo la carica di presidente di Propar (cooperativa con circa 2.100 soci e 15.000 ettari, suddivisi tra le province di Ravenna e Ferrara, specializzata in colture orticole e sementiere destinate all'agroindustria), delle cooperative Progel, CoProAgri e ProEnergia, ed è vicepresidente vicario di Conserve Italia. Oltre all'azienda agricola di famiglia a indirizzo frutticolo e vitivinicolo nel territorio ravennate dirige anche l'azienda agricola Cà Bosco srl, realtà dedicata ai seminativi altamente innovativa, in particolare sul fronte dell'irrigazione, che dal 2008 ospita la sede operativa del centro di ricerca Horta (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza), che favorisce il trasferimento di nuove conoscenze all'agribusiness e che recentemente è stata acquistata dalla BASF. Aldo Rizzoglio (vicepresidente). Bolognese, titolare di un'azienda agricola specializzata nella produzione di patate e cipolle con circa 50 ettari nella zona di Castenaso, alle porte di Bologna, Aldo Rizzoglio è presidente di Patfrut dal 2021, dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente a fianco di Roberto Cera, presidente della AOP Finaf e vicepresidente uscente di Apo Conerpo. La cooperativa che guida da tre anni conta oltre 600 soci, 250 addetti (tra fissi e stagionali), 3 stabilimenti di lavorazione (a Monestirolo per la frutta, Molinella per patate e cipolle, Medicina per la quarta gamma), 4 magazzini per lo stoccaggio in provincia di Bologna e 5 in provincia di Ferrara dove si concentrano numerosi soci produttori. Daniele Maria Ghezzi (direttore generale). Casse 1979, laureato in Economia e Commercio, con un Master in Management presso la Durham Business School (Inghilterra) e un Dottorato di ricerca internazionale (PhD) in economia agroalimentare “Agrisystem” presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, prima dell'arrivo in ApoConerpo, dal 2010 è stato Direttore di Piacenza Alimentare (consorzio per l'internazionalizzazione con un centinaio di associati e un fatturato aggregato di 1,4 miliardi di euro). Ha inoltre svolto attività di formazione manageriale e consulenza sui temi delle strategie di sviluppo imprenditoriale, business planning e marketing internazionale, collaborando in particolare con aziende agroalimentari e della ristorazione. È anche docente di Business Planning presso la Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell'Università Cattolica nell'ambito della laurea magistrale in Agriculture and Food Economics. |