'Kiwi, è l'anno della riscossa: 'Ora esportiamo anche in Cina'
Arrivano segnali incoraggianti a pochi giorni dall'apertura della campagna di raccolta del kiwi in Emilia-Romagna.
Arrivano segnali incoraggianti a pochi giorni dall'apertura della campagna di raccolta del kiwi in Emilia Romagna. Dopo due anni difficili per il settore, colpito dal clima ostile e da problematiche di tipo fitosanitario, si segnala un aumento del 18% della produzione rispetto all'anno passato (dati Cso, Centro Servizi Ortofrutticoli). Una ripresa significativa, se si pensa che lungo la Via Emilia si coltiva il 16% della produzione nazionale e che la nostra regione mantiene saldamente il suo posto sul podio nazionale dietro Lazio e Piemonte. Fiore all'occhiello del nostro territorio e la cooperativa Agrintesa con sede Faenza che, con i suoi 4.000 soci e 2.000 dipendenti, ha toccato lo scorso anno quota 300 milioni di fatturato e 42mila tonnellate di kiwi prodotto (più del 10% della produzione nazionale e del 50% di quella regionale). Numeri che hanno permesso a questa realtà di consolidare non solo il proprio ruolo di leader a livello regionale e ma anche il proprio posizionamento d'eccellenza sul mercato internazionale. «Il kiwi è un prodotto che si conserva molto a lungo - spiega Cristian Moretti, direttore generale di Agrintesa -, noi portiamo il 70% della nostra produzione in 50 paesi del mondo. E oggi esponiamo anche in Cina, il maggiore produttore al mondo di kiwi. Come è possibile? Perché anche loro si sono accorti della elevata qualità dei nostri frutti». Due aspetti, la qualità e specializzazione del prodotto, su cui Agrintesa ha deciso di puntare in questi anni difficili. «Non potevamo stare fermi di fronte all'evoluzione produttiva e dei mercati - continua Moretti -. Per questo abbiamo investito sul biologico, sui protocolli di produzione, sullo staff tecnico e sulle nuove tecnologie, sia in campagna che in stabilimento. Ma soprattutto abbiamo imparato ad ascoltare le esigenze dei consumatori, che richiedono sempre di più un prodotto certificato e che stanno manifestando molto interesse per la varietà del kiwi a polpa gialla». Ed è proprio da questa varietà che arrivano le notizie più confortanti, con un tasso di crescita della produzione a doppia cifra in Italia che nel 2018 potrebbe raggiungere le 62 mila tonnellate (+64%). «I consumatori apprezzano molto il sapore dolce caratteristico di questa varietà - spiega Ugo Palara, direttore tecnico di Agrintesa -, soprattutto all'estero. Agrintesa è stata tra le prime aziende a credere in questo prodotto e oggi può contare su circa 700 ettari di impianti destinati ad aumentare nei prossimi anni».
Articolo pubblicato su Il Resto del Carlino il 6/10/2018. |