Kiwi: produzione italiana contenuta, qualità non omogenea
Agrintesa: raccolto in calo del 22%, frutti ok in Romagna, buone premesse.
Agrintesa, primo operatore italiano del comparto kiwi, prevede per questa stagione un raccolto complessivo di circa 42mila tonnellate, in riduzione del 22% rispetto all'annata precedente.
"Si tratta – dichiara il direttore generale Cristian Moretti – di un dato sicuramente migliore rispetto a quello nazionale poiché la Romagna, che rappresenta il nostro principale bacino di produzione, registra un calo più contenuto rispetto alle zone del Centro e Sud Italia che termineranno le raccolte nelle prossime settimane".
Moretti è "molto soddisfatto" della produzione romagnola, sia per gli elevati parametri di grado Brix (maggiore di 6,5 gradi) e sostanza secca (superiore al 16%) raggiunti in raccolta, sia per le pezzature dei kiwi che presentano un calibro prevalente superiore ai 95 grammi, oltre ad una forma più regolare rispetto a quella media dell'annata.
"Sarà una stagione – evidenzia Moretti – caratterizzata non solo da scarsa produzione, ma anche da variabili qualitative come pezzature e forme molto diversificate fra le varie zone di produzione".
"Per quel che riguarda l'andamento commerciale, sono convinto che il mercato, di fronte a una riduzione così forte dell'offerta, debba attestarsi su livelli di prezzi buoni, mirando all'obiettivo di difendere la redditività dei produttori di kiwi".
"Ormai da diverse settimane – conclude il direttore – registriamo una discreta richiesta da parte dei Paesi d'oltremare. Il mercato europeo, come da consuetudine, è partito al rallentatore ma credo che entro poche settimane potrà raggiungere un punto d'equilibrio sul fronte dei volumi e delle quotazioni. Presto la domanda in Europa aumenterà e, di conseguenza, ci aspettiamo di spuntare prezzi allineati alle nostre aspettative".
Articolo pubblicato su Italiafruit News il 17/11/2016.