La rivoluzione dei brik parte da Barbiano
Nello stabilimento di Conserve Italia è stata avviata la produzione del nuovo brik di Valfrutta.
La rivoluzione nei succhi di frutta per bambini e famiglie parte da Barbiano di Cotignola. Nello stabilimento di Conserve Italia, ben visibile lungo la strada provinciale Felisio con i suoi 300 mila metri quadrati di estensione e dove lavorano 240 dipendenti tra fissi e stagionali, è stata avviata nelle scorse settimane la produzione del nuovo brik 205 millilitri di Valfrutta. Il restyling del conosciutissimo «succhino» per bambini è avvenuto su più fronti: dalla ricetta 100% naturale, resa più semplice perché ristretta a pochi ingredienti (succo e polpa di frutta, senza coloranti, conservanti e aromi), fino all'indicazione della regione di provenienza della frutta, italiana, prodotta dagli agricoltori soci del territorio per i gusti di pesca, albicocca e mela. Novità anche per l'immagine, più focalizzata sul made in Italy, così come la grafica che fa riferimento al rispetto e alla qualità dell'ambiente, fino al packaging giocoso e accattivante adeguato ai bambini. Ma è soprattutto nel formato la vera rivoluzione. Non più la classica forma quadrata e un po' tozza cui tante famiglie si sono abituate, bensì la versione ‘slim leaf', un brik più snello e allungato. che consentono una miglior presa e praticità d'uso per i bambini. «Il nuovo brick 200 ml Valfrutta rappresenta una grande innovazione - spiega Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia -. Quello di Barbiano è il primo e unico stabilimento in Italia in cui vengono prodotti succhi di frutta in formato ‘slim leaf. Abbiamo investito oltre due milioni di euro per realizzare la nuova linea produttiva altamente tecnologica, con impianti di sterilizzazione, riempimento e confezionamento di ultima generazione. Puntiamo a produrre - conclude Rosetti - 60 milioni di succhi all'anno con una capacità produttiva che può arrivare fino alla performance record di 24mila brik all'ora». Il brik sarà disponibile in confezioni di cartone da tre o sei pezzi nei punti vendita.
Articolo pubblicato su Il Resto del Carlino il 4/10/2018. |