Il vicepremier Tajani in visita ad Agrintesa
Il vicepremier Tajani in visita ad Agrintesa: l'esponente del Governo ha apprezzato lo stabilimento di Castel Bolognese, poi l'incontro tra il Ministro degli Esteri con il CdA e il Gruppo dirigente della cooperativa per un approfondimento su criticità, prospettive e strategie per il settore ortofrutticolo e vitivinicolo nazionale che vedono Agrintesa in un ruolo di primo piano.
Un importante momento di confronto, con al centro non solo le sfide del settore frutticolo e vitivinicolo ma anche la capacità del mondo produttivo di crescere e guardare al futuro, di reagire di fronte alle difficoltà come quelle che hanno colpito la Romagna nel maggio scorso, di innovare e investire per lo sviluppo dei propri territori: è questo lo spirito che ha animato l'incontro fra il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e la governance di Agrintesa, nell'ambito dell'evento organizzato da Confcooperative lo scorso 12 gennaio. Tajani ha, dapprima, visitato lo stabilimento di Castel Bolognese, storico riferimento per la lavorazione del kiwi e oggetto di un importante percorso di rinnovamento che ha visto l'installazione, negli ultimi 12 mesi, di un nuovo impianto fotovoltaico. Lo stabilimento, nel prossimo futuro, sarà oggetto di altri importanti investimenti strutturali e tecnologici che sono stati presentati al Vicepremier e che sono inseriti nei progetti finanziati dal PNRR: una serie di interventi che rappresentano un ulteriore passo in avanti nel segno di quella sostenibilità e dell'efficienza che caratterizzano, da sempre, l'operato di Agrintesa. Il Vicepremier ha poi incontrato il CdA e il Gruppo Dirigente della cooperativa per un momento di confronto privato. “La visita dell'On. Tajani ci onora – commentano il Presidente Aristide Castellari e il Direttore generale Cristian Moretti -. Questo incontro ha rappresentato un'occasione preziosa per affrontare a 360 gradi le criticità e le prospettive di un settore che affronta da tempo grandi sfide: uno scenario che, nel 2023, ha visto concentrarsi una sequenza di avversità imponenti, dalle gelate all'alluvione, alle grandinate solo per citare quelle climatico-atmosferiche. Al Vicepremier abbiamo tracciato un quadro dettagliato, esponendo necessità e bisogni del settore ma anche mostrando quanto messo in campo dalla nostra cooperativa in termini di ricerca, innovazione e sostegno ai soci produttori, illustrando quelle strategie che sono risultate vincenti e analizzando i possibili sviluppi futuri per la frutticoltura e le vitivinicoltura italiana di fronte alla sfida del cambiamento climatico e quelle dei mercati nazionali e internazionali”. |