Nota Tecnica 27 settembre 2024
È disponibile la Nota Tecnica del 27 settembre 2024 con i consigli riguardanti la Difesa Integrata.
Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.). Le indicazioni riportate nella seguente nota tecnica fanno riferimento alle disposizioni contenute nei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna.
CILIEGIOCORINEO - BATTERIOSI. Intervenire da inizio caduta foglie con Poltiglia 20 WG Green dose 300-2100 g/hl e max 6,25 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%) o Poltiglia Disperss dose 170-330 g/hl e max 5 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). Rame: max 4 kg/ha di sostanza attiva all'anno. ALBICOCCOBATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. PESCOBATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. FUSICOCCO. Al verificarsi di piogge o bagnature persistenti intervenire dopo la raccolta, sugli impianti colpiti, con Merpan 80 WDG dose 300 g/hl e 4,5 kg/ha (p.a. Captano, max 4 tratt./anno e max 5 tra Captano e Ziram). SUSINODEROGA: in data 04/09/2024 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della Regione Emilia-Romagna per l'esecuzione di un ulteriore intervento con le s.a. appartenenti al gruppo SDHI per la difesa dalla monilia sulla coltura del susino. BATTERIOSI. Intervenire fino a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. Per la varietà Angeleno non trattare prima di 20 giorni dalla fine della raccolta. MELODEROGA: in data 09/08/2024 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della Regione Emilia-Romagna per l'impiego di trappole “attract and killed” attivate con la s.a. Deltametrina per la difesa della mosca della frutta (Ceratitis capitata) sulla coltura del melo. COLPO DI FUOCO BATTERICO. Ispezionare accuratamente i frutteti ed eventualmente segnalare i casi sospetti al tecnico di riferimento. È necessario intervenire asportando tutti gli organi colpiti tagliando ad almeno 40-50 cm dal punto di ingresso del batterio per arrestarne la diffusione lungo i vasi legnosi. In presenza di eventi grandinigeni si consiglia di intervenire entro le 24 ore con Sali di rame. TICCHIOLATURA. In questa fase continuare cautelativamente la difesa a seguito di piogge o elevata umidità con Merpan 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 10 tratt./anno da etichetta, 21 gg. di carenza, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan) attività collaterale su PATINA BIANCA, GLOMERELLA e GLOEOSPORIUM. Per TICCHIOLATURA ESTIVA possono essere usati Karma 85 dose 5 kg/ha oppure Vitikappa dose 500 g/hl e 5 kg/ha (p.a. Bicarbonato di potassio). GLOEOSPORIUM. La malattia è particolarmente pericolosa per alcune varietà, in particolare Pink Lady. Il protocollo di difesa prevede la partenza a circa 30 giorni dalla raccolta con un primo intervento di Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha (p.a. Fludioxonil, max 2 tratt./anno, 3 gg. di carenza) seguito da una o due applicazioni di Merpan 80 WDG o Malvin 80 WDG dose 160 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Captano, max 16 tratt./anno tra Delan, Delan Pro, Vision Plus e Merpan/Malvin, 21 gg di carenza). In ogni caso è importante chiudere la difesa in pre-raccolta con Geoxe dose 30 g/hl e 0,45 kg/ha e possibilmente trattare prima di una eventuale pioggia. CARPOCAPSA. Si consiglia di intervenire solo nelle aziende dove si riscontra la presenza dell'insetto (uova, larve adulti) con Affirm Opti dose 150 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Emamectina, max 2 tratt./anno e 7 gg. di carenza, trattare solo con trattore cabinato) oppure Delegate WDG dose 0,3-0,4 kg/ha (p.a. Spinetoram, max 1 tratt./anno e max 3 tratt./anno con spinosine, 7 gg. di carenza) oppure Laser dose 30 ml/hl e min 300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi e max 3 tratt./anno tra Laser e Delegate, 7 gg. di carenza). Attivi anche nei confronti di CIDIA. AFIDE LANIGERO. Al superamento della soglia di 10 colonie vitali su 100 organi controllati intervenire con Pirimor dose 50-75 g/hl e 0,76 kg/ha (p.a. Pirimicarb, max 1 tratt./anno, 7 gg. di carenza, addizionare con un bagnante e trattare nei momenti caldi della giornata) attivo anche su AFIDE VERDE. Può essere utile eseguire un lavaggio prima dell'esecuzione del trattamento insetticida. CIMICE ASIATICA. In caso di presenza consultare il tecnico per impostare una corretta linea di difesa. In caso di necessità utilizzare Epik SL dose 100 ml/hl e 1,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno per singolo prodotto commerciale) o Kestrel dose 50 ml/hl e 0,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno, per singolo prodotto commerciale) o Gazelle dose 100-150 g/hl e 2 kg/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno per singolo prodotto commerciale) oppure Trebon Up dose 50 ml/hl e 500-750 ml/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza) attivo anche contro CARPOCAPSA e CIDIA. MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. Dove si sono evidenziate catture installare i sistemi di attracted and killed con Lambdacialotrina o Deltametrina (50-80 trappole per ha). Alla presenza delle prime punture fertili trattare con Trebon Up dose 50 ml/hl (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza). BUTTERATURA AMARA. Dalla fase di frutto noce intervenire ogni 10-15 giorni sulle varietà sensibili con prodotti a base di Sali di Calcio e continuare fino alla raccolta. Trattare con Stopit dose 7-8 litri/ha o Caltrac dose 3-4 litri/ha o Ligoplex Ca dose 2-4 litri/ha (ossido di Calcio). PERODEROGA: in data 25/07/2024 è stata concessa deroga valida per l'intero territorio della Regione Emilia-Romagna per l'esecuzione di 2 ulteriori interventi con le s.a. comprese nel gruppo “Cyprodinil e Fludioxonil” per la difesa da Maculatura Bruna sulla coltura del pero. COLPO DI FUOCO BATTERICO. Si consiglia di ispezionare accuratamente i frutteti ed eventualmente segnalare i casi sospetti al Servizio Fitosanitario. È necessario, oltre che obbligatorio, intervenire asportando e bruciando il materiale infetto. In presenza di grandinate o forti temporali vi è rischio di infezioni. In questi casi trattare entro 24 ore. Per prevenire o in caso di presenza, prodotti fitosanitari a base di Rame come Poltiglia Disperss dose 50-330 g/hl e 1,5 kg/ha oppure Poltiglia 20 WG/PB Green dose 65-500 g/hl e 1-2,5 kg/ha hanno una attività sulla malattia. Eventualmente concordare la difesa con il tecnico di riferimento. VALSA. Eliminare le piante o le porzioni di esse colpite dalla malattia. ACTINIDIACANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). La difesa chimica, basata sull'impiego di prodotti contenenti rame metallo sotto forma di solfato (poltiglie bordolesi), contribuisce a contenere la diffusione della malattia. Intervenire anticipando possibilmente una pioggia oppure in seguito a grandine: trattare con Poltiglia 20 WG Green dose max 2 kg/ha o Poltiglia Disperss dose max 2,5 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%, carenza 20 giorni). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. CIMICE ASIATICA. Per motivi commerciali legati ai residui non desiderati, non applicare Deltametrina oltre il 15/07 sui kiwi gialli e non oltre 10/08 su kiwi verde. Attenzione: in ogni caso concordare l'intervento con il tecnico di riferimento. Su kiwi giallo, se necessario, trattare con Asset Five dose 64 ml/hl oppure Rabona dose 0,96 litri/ha (p.a. Piretro naturale, 2 gg. di carenza). Dove necessario, su kiwi verde trattare con Trebon Up dose 50 ml/hl e 0,5-0,75 litri/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza). MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. Dove si sono evidenziate catture installare i sistemi di attracted and killed con Deltametrina (50-80 trappole per ha). KAKIDEROGA: in data 19/09/2024 è stata concessa deroga valida per l''intero territorio della Regione Emilia-Romagna per l''impiego del formulato “ATLAS” (s.a. Lambdacialotrina) per la difesa della mosca della frutta (Ceratitis capitata) sulla coltura del Kaki. Impiego consentito per uso eccezionale a partire dal 01/09/2024 fino al 30/12/2024. MOSCA DELLA FRUTTA. Si consiglia di installare le trappole almeno 50 giorni prima della raccolta per verificarne la presenza. Dove si sono evidenziate catture installare i sistemi di attracted and killed con Lambdacialotrina o Deltametrina (50-80 trappole per ha) oppure trattare con Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. Alla presenza delle prime punture fertili trattare con Trebon Up dose 50 ml/hl e 0,5-0,75 litri/ha (p.a. Etofenprox, max 2 tratt./anno, 7 gg. di carenza) oppure Atlas dose 15-17,5 ml/hl e 150-175 ml/ha (p.a. Lambdacialotrina, max 2 tratt/anno, 14 giorni di intervallo) oppure 25 ml/hl e 250 ml/ha (max 1 tratt./anno, in entrambi casi, 7 gg. di carenza). In entrambi i casi 7 gg. di carenza. VITEMAL DELL'ESCA. Estirpare le piante sintomatiche. FLAVESCENZA. Si raccomanda di monitorare attentamente i vigneti e di procedere all'estirpo delle piante sintomatiche. Questa operazione è necessaria per difendersi dalla malattia ma è anche obbligatoria in funzione della normativa. I trasgressori possono essere sanzionati. OLIVOOCCHIO DI PAVONE. In caso di forti attacchi è possibile intervenire anche con fungicidi specifici come Syllit 544 SC dose 125-165 ml/hl e 1,25-1,65 litri/ha (p.a. Dodina, max 2 tratt./anno) o Cabrio WG dose 0,5 kg/ha (p.a. Pyraclostrobin, max 2 tratt./anno). ROGNA DELL'OLIVO. In seguito a grandinate trattare con Poltiglia Disperss dose 170-400 g/hl e 2,5-6 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%, 14 gg. di carenza; per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno). MOSCA DELLE OLIVE. La soglia di intervento è di 4-5 % di drupe con punture fertili (uova o larve) a seconda della produttività della pianta o in alternativa seguire le indicazioni dei bollettini regionali. Valutare, comunque, la necessità della difesa con il tecnico di riferimento e, nel caso, trattare con Epik SL dose 150 ml/hl e 1,5 litri/ha (p.a. Acetamiprid, max 2 tratt./anno, 21 gg. di carenza) oppure Sivanto Prime dose 0,75 litri/ha (p.a. Flupiradifurone, max 1 tratt./anno, 14 gg. di carenza). In alternativa utilizzare Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. MARGARONIA. I trattamenti eseguiti in questa fase in funzione di MOSCA risultano efficaci anche per il contenimento di questo lepidottero. Nel caso di impianti in allevamento è opportuno monitorare il danno a carico degli apici vegetativi per valutare un eventuale trattamento specifico a contrasto. IRRIGAZIONEDi seguito riportiamo i volumi indicativi per questo periodo.
Per identificare al meglio i momenti e i volumi di distribuzione, è consigliata l'installazione di almeno un tensiometro che va posizionato in una zona rappresentativa dell'appezzamento. Questo strumento fornisce una lettura immediata della tensione con cui l'acqua è trattenuta dal terreno, quindi direttamente connessa alla capacità della pianta di estrarre l'acqua dal suolo. CONCIMAZIONE AZOTATA AUTUNNALELa concimazione azotata “autunnale” rappresenta un valido strumento per favorire l'accumulo di sostanze di riserva in radici, fusto e gemme a fiore. Queste sostanze sono importanti per la ripresa vegetativa e la fioritura dell'anno successivo inoltre contribuiscono al superamento degli stress primaverili (abbassamenti termici, brinate). Si riportano di seguito le epoche più idonee e i dosaggi per eseguire tali somministrazioni.
N.B. si ricorda di non intervenire oltre il 15 ottobre per l'actinidia e la vite e non oltre il mese di settembre per tutte le altre specie. (Epoche fissate come limite dal disciplinare).
FERTIRRIGAZIONE AUTUNNALE Tale pratica consente di ottimizzare la somministrazione dell'apporto previsto. A tal proposito si consiglia di frazionare il quantitativo programmato in due interventi distanziati di 8 – 10 giorni, prima e dopo l'epoca indicata. Dose consigliata di 20-30 unità per ettaro e comunque nel rispetto del quantitativo massimo ammesso per singola specie. Concimi per apporti in copertura: Nitrato Ammonico 27%. Concimi per fertirrigazione: Nitrato ammonico 34%, 30-0-0 (liquido), Urea.
CLOROSI FERRICA. In tutti quegli impianti soggetti a tale fisiopatia, è raccomandabile aggiungere alla concimazione azotata 5-10 grammi per pianta di CHELATO DI FERRO poiché le prove effettuate dimostrano che un intervento autunnale diminuisce il rischio di un precoce ingiallimento nella primavera successiva. Su actinidia si consiglia di associare al CHELATO DI FERRO un PRODOTTO A BASE DI AMINOACIDI per facilitarne l'assimilazione.
CONCIMAZIONE DI FONDO Valutando lo stato di fertilità dei terreni della nostra zona, si evidenziano sempre più spesso situazioni di scarsa dotazione di vari elementi. Questi impoverimenti sono legati allo sfruttamento continuo da parte delle colture presenti, dalla troppo frequente lavorazione dei terreni e dalla concimazione spesso mal gestita. Il ripristino dei livelli ottimali per alcuni fondamentali elementi della fertilità come la sostanza organica, il fosforo o il potassio, si può ottenere con buoni risultati solo tramite apporti eseguiti in pre-impianto. Essendo questo periodo caratterizzato dagli abbattimenti e dalla successiva preparazione per il nuovo impianto, è fondamentale predisporre ora la concimazione di fondo, valutando, tramite un'appropriata analisi del terreno, quali e quanti elementi sono da reintegrare. Una nota a parte merita la somministrazione della sostanza organica: nel nostro comprensorio frutticolo, il Compost può trovare impiego per la fertilizzazione in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura o, più efficacemente, interrato. Comunque, tramite l'ausilio dell'analisi del terreno è possibile valutare esattamente il quantitativo di sostanza organica d'apportare caso per caso. Scaricare il documento allegato per visualizzare una versione stampabile. |