Bollettino Biologico dell'8 ottobre 2021
È disponibile il Bollettino Biologico dell'8 ottobre 2021.
COMUNICAZIONI IMPORTANTI► DOCUMENTAZIONE AZIENDALE (da consegnare e mantenere aggiornata) Questa documentazione serve per ottenere la Certificazione di Prodotto e, quindi, poter vendere il prodotto come biologico. È NECESSARIO, perciò, far pervenire ad Agrintesa i seguenti documenti:
La documentazione va inviata preferibilmente via mail a Cristina Vespignani (vespignani.cristina@agrintesa.com, cell. 366 6105167).
► DOCUMENTI NECESSARI AD OGNI CONFERIMENTO Nel DdT emesso da Agrintesa, a cura del socio, deve essere riportata la dicitura seguente, tramite timbro, etichetta o scritta manualmente.
oppure
Concordare con l'Organismo di Certificazione: alcuni richiedono la data di scadenza del certificato di conformità (esempio 1), per altri OdC basta la dicitura come da esempio 2. N.B.: a gennaio 2022 entrerà in vigore il nuovo Reg. CE, quindi per chi ha intenzione di fare il timbro ex novo, conviene aspettare l'anno prossimo. In alternativa il socio può fornire allo scarico il Documento di Trasporto proprio, da allegare alla bolla di conferimento, debitamente compilato con la medesima dicitura sopra descritta. IRRIGAZIONEDi seguito riportiamo i volumi indicativi:
IRRIGAZIONE POST-RACCOLTA. Si consiglia di intervenire anche dopo la raccolta con apporti pari al 50% rispetto ai volumi normali.
CONCIMAZIONI AUTUNNALISi consiglia di iniziare a programmare le fertilizzazioni organiche per l'autunno e provvedere all'acquisto del/i prodotto/i che si intende/ono impiegare, preferibilmente:
*N.B.: se tali prodotti non provengono da aziende biologiche, devono essere corredati di dichiarazione di conformità del produttore. Per il COMPOST: concentrazioni massime in mg/kg di sostanza secca
In caso di impossibilità a reperire e/o distribuire prodotti palabili preferire pellettati ammendanti di origine animale (evitare le matrici vegetali, anche se più economiche). La somministrazione della sostanza organica può avvenire in pre-impianto a pieno campo o localizzata sul filare, distribuito in copertura o, più efficacemente, interrato.
SOVESCI AUTUNNALISi consiglia di iniziare a programmare le fertilizzazioni organiche per l'autunno e provvedere all'acquisto del/i prodotto/i che si intende/ono impiegare, preferibilmente: In agricoltura biologica il sovescio è da considerare pratica estremamente importante ai fini di apportare elementi nutritivi e migliorare la struttura del terreno tramite l'esplorazione degli apparati radicali. Il sovescio può essere effettuato in diverse situazioni e condizioni:
In particolare nel frutteto può essere adattato a varie esigenze, si può fare a file alterne e può essere considerato anche per le aziende che non intendono effettuare lavorazioni: è infatti possibile ricorrere al solo sfalcio e utilizzare la biomassa prodotta come “pacciamatura” del suolo. Tale pratica, inoltre, contribuisce a conservare il terreno più fresco ed evitare la perdita di acqua. Per attivare molte delle sue funzioni biologiche, legate alla presenza e sviluppo della microflora e microfauna utile, si consiglia di seminare entro la fine del mese di ottobre così da garantire un ciclo vegetativo lungo e una maggiore quantità di biomassa. Scelta delle specie vegetali: è consigliabile utilizzare il maggior numero di specie diverse, miscelando leguminose (che fisseranno l'azoto atmosferico) a graminacee (che tratterranno con l'apparato radicale parte dei nitrati che con le piogge potrebbero andare persi) e a crucifere (che sviluppano anche con le basse temperature). Esempio di miscuglio: favino, veccia, orzo. Esistono anche miscugli commerciali già pronti, oppure ci si devono procurare le diverse sementi separatamente. In questo periodo si possono seminare: favino, cicerchia, veccia, lupino invernale, lenticchia invernale, segale, avena invernale, frumento, colza, ravizzone, senape, erba cipollina, rucola, spinacio. Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti (facendo richiesta di deroga sul portale SIAN https://signon.sian.it/jam/UI/Login, in autonomia o tramite la propria associazione), scegliendo le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali. Attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti fitosanitari (dosaggi ad ettolitro, dosaggi ad ettaro, quantità di miscela distribuibile per ettaro, intervalli fra i vari trattamenti, epoche di intervento, ecc.).
PESCO e CILIEGIOBATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, in previsione di pioggia, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. ALBICOCCO e SUSINOBATTERIOSI. Intervenire dopo la raccolta, sulle varietà sensibili, in previsione di pioggia, da fine agosto a fine ottobre, ad intervalli di 12-15 giorni (in relazione all'andamento climatico, pioggia e umidità persistenti favoriscono la malattia) con Selecta Disperss dose 150-200 g/hl, cioè 2 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 tratt./anno in vegetazione). Trattare su pianta asciutta evitando il gocciolamento. FITOPLASMI. In questo periodo è consigliabile controllare gli impianti e in presenza di piante con sintomi (precoce filloptosi) si consiglia di contattare il proprio tecnico di riferimento. PEROCOLPO DI FUOCO BATTERICO. In caso di piante o parti di esse sintomatiche rimuovere la porzione di pianta o la pianta stessa e asportare i residui per bruciare il materiale infetto esternamente all'impianto. In caso di eventi meteorologici particolari che provocano danni o lesioni alla vegetazione (grandine, forti temporali, ecc.) intervenire subito dopo la pioggia, a pianta asciutta, con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. VALSA. Il cancro si osserva con maggior frequenza sul tronco e alla biforcazione delle branche, più raramente sui rami. Se viene colpito il tronco, la pianta è destinata a morire. Sui cancri più vecchi si formano le fruttificazioni picnidiche del fungo, visibili anche ad occhio nudo (punteggiature nere in rilievo): I picnidi sono ripieni di una sostanza gialla vischiosa, costituita dalle spore del fungo che, in presenza di umidità, fuoriescono dai picnidi formando lunghi cirri gialli che si stanno osservando in questi giorni. Controllare gli impianti ed eliminare le branche o le piante colpite. MELOCOLPO DI FUOCO BATTERICO. In caso di piante o parti di esse sintomatiche rimuovere la porzione di pianta o la pianta stessa e asportare i residui per bruciare il materiale infetto esternamente all'impianto. In caso di eventi meteorologici particolari che si stanno verificando in questi giorni e provocano danni o lesioni alla vegetazione (grandine, forti temporali, ecc.) intervenire subito dopo la pioggia, a pianta asciutta, con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. MOSCA DELLA FRUTTA. Fare attenzione alla presenza degli adulti rilevabili attraverso l'uso di trappole. Intervenire in presenza di infestazioni mediante cattura massale. CIDIA MOLESTA. Porre molta attenzione a questo insetto negli ultimi 20-30 giorni che precedono la raccolta. Al superamento della soglia dell'1% di frutti con ovideposizioni o fori di penetrazione intervenire con Laser dose 30 ml/hl e min 300 ml/ha (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 3 tratt./anno con spinosine e max 2 consecutivi, 7 gg. di carenza). BUTTERATURA AMARA. Intervenire su tutte le varietà e soprattutto negli impianti più scarichi con concimi fogliari a base di cloruro o ossido di Calcio ammessi in agricoltura biologica (ad es. Clorcal, Neobit, Glibor Ca, Calcypit, Ca-L Polkel…), rispettando le dosi da etichetta e ripetendo ogni 10-12 giorni, è importante proseguire le applicazioni fino a raccolta, soprattutto negli impianti con scarsa produzione. Impiegare da solo o controllare la miscibilità. ACTINIDIACANCRO BATTERICO (Pseudomonas syringae p.v. Actinidiae). In caso di eventi meteorologici particolari che provocano danni o lesioni alla vegetazione (grandine, forti temporali, ecc.) intervenire subito dopo la pioggia, a pianta asciutta, con Poltiglia 20 WG Green o Poltiglia Disperss dose 2 kg/ha (p.a. Solfato di rame al 20%). Per tutti i prodotti a base di rame: max 4 kg di sostanza attiva rame/ha/anno. CIMICE ASIATICA. In caso di presenza è possibile impiegare Asset Five dose 64 ml/hl e 0,96 litri/ha (p.a. Piretro naturale, 7 gg. tra un intervento e l'altro, max 3 tratt./anno). KAKIMOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata). Monitorare la presenza degli adulti tramite trappole. Intervenire a partire dall'invaiatura con Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti. In alternativa, impiegare delle esche attrattive innescate con p.a. Deltametrina (Magnet Med, 50-75 unità/ha oppure Decis Trap 50-75 unità/ha). VITEGIALLUMI DELLA VITE (Flavescenza dorata). In questo periodo stagionale è possibile osservare ingiallimenti della chioma dovuti al fitoplasma della FD. Le foglie sintomatiche assumono una colorazione giallo-dorata nei vitigni a bacca bianca e rosso-vinosa nei vitigni a bacca rossa. Le decolorazioni possono essere circoscritte ad un settore della foglia oppure possono estendersi a tutta la lamina fogliare, comprese le nervature. La lamina fogliare risulta ispessita, bollosa, di consistenza cartacea, con i bordi arrotolati verso il basso, fino ad assumere una forma triangolare. Nel caso si osservino sintomi ascrivibili a quanto descritto sopra, contattare il proprio tecnico di riferimento per accertare la malattia. Si ricorda che vi è l'obbligo di estirpo dei ceppi sintomatici al fine di circoscrivere quanto più possibile la diffusione della malattia. MAL DELL'ESCA E ALTRE MALATTIE FUNGINE DEL LEGNO. Le piante sintomatiche manifestano la caratteristica "tigratura fogliare" con la formazione di macchie internervali clorotiche e necrotiche sulle foglie. Si raccomanda di ispezionare i propri vigneti e segnare (ad esempio con una bandella o nastro colorato) le piante sintomatiche. Nel caso di piante ammalate, asportare la parte del tronco invasa dal fungo e allevare dal legno sano un nuovo germoglio, previa disinfezione con mastici cicatrizzanti della superficie di taglio. In caso di piante fortemente attaccate procedere all'estirpazione. La rimozione delle piante compromesse o delle porzioni di piante sintomatiche può essere realizzata all'atto della potatura nel caso in cui le piante sintomatiche siano state preventivamente segnate. Si consiglia di potare prima le piante sane e solo successivamente e separatamente le piante sintomatiche segnate, al fine di evitare il diffondersi della malattia per mezzo delle forbici. Procedere poi alla disinfezione delle forbici (pratica vivamente raccomandata durante tutta la potatura, anche e soprattutto delle piante sane). OLIVOOCCHIO DI PAVONE o CICLOCONIO. Le precipitazioni degli ultimi giorni possono portare un aumento della malattia. In caso di forti attacchi si consiglia di effettuare - nel rispetto dei tempi di carenza - un trattamento a base di Poltiglia Disperss dose 170-400 g/hl e 2,5-6 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha di sostanza attiva/anno) o Poltiglia Manica 20 WG/PB dose 350-625 g/hl e 3,75-6,25 kg/ha (p.a. Rame solfato, max 4 kg/ha di sostanza attiva/anno). Le dosi riportate sono quelle di etichetta. MOSCA DELL'OLIVO. Catture in calo e livello di infestazione al disotto della soglia minima di intervento dove è stata effettuata una difesa accurata. Nelle aziende che attuano il controllo con prodotti deterrenti (es. caolino) o con esche avvelenate (es. Spinosad) effettuare il trattamento dopo il dilavamento o ogni 10-12 giorni. Concordare la difesa con il tecnico di riferimento e in caso di necessità utilizzare Spintor Fly (esca proteica a base di Spinosad) dose 1 litro di prodotto per 4 litri di acqua (con 5 litri di soluzione si tratta 1 ha di frutteto): si deve erogare una piccola quantità sulla chioma di ogni pianta sul versante esposto a sud-ovest. Ripetere l'intervento ogni 7-10 giorni oppure dopo piogge dilavanti.
ORTAGGI
CAVOLFIORE e FINOCCHIOBATTERIOSI, SEPTORIOSI e ALTERNARIOSI. Intervenire in previsione di piogge con Kocide 2000 dose 150 g/hl (p.a. Solfato di rame) oppure con altri formulati rameici, controllando la registrazione in etichetta, ripetere circa a cadenza settimanale. NOTTUE e CAVOLAIA. Trattare alla presenza delle prime larve con Laser dose 20-25 ml/hl (200 ml/ha) e ripetere il trattamento ad intervalli di 7-10 giorni a seconda dell'intensità di infestazione (p.a. Spinosad, max 3 tratt./anno e max 2 consecutivi) oppure con DiPel DF dose 100-200 g/hl e 0,75-1 kg/ha o CoStar WG dose 100 g/hl e 0,3-1 kg/ha (p.a. Bacillus thuringiensis). LATTUGALIMACCE. Distribuire in post trapianto esca lumachicida Derrex oppure Sluxx (p.a. Fosfato ferrico) attenendosi a dosi ed indicazioni di etichetta. Distribuire prima di stendere la pacciamatura e distribuire il prodotto tra le gambe e le testate delle serre. Ripetere l'applicazione se viene sciolto dalle piogge. AFIDI. Monitorare la presenza degli insetti ed intervenire con Neemazal TS dose 200-300 ml/hl oppure con Oikos dose 100-200 ml/hl (p.a. Azadiractina, max 3 tratt./anno). È consigliata l'aggiunta di prodotti a base di amminoacidi per favorirne l'assorbimento. Importante bagnare bene anche alla base del cespo (in fase di ingrossamento cespo) per sfruttare anche l'azione di contatto oltre che sistemica. Ripetere dopo 15 giorni. N.B.: in questo periodo effettuare il trattamento nelle ore più calde. BOTRITE, SCLEROTINIA e MARCIUMI. Monitorare la presenza alla base del cespo. Favorire arieggiamento e asciugatura regolando l'apertura e chiusura delle serre. Preventivamente, alla prima comparsa dei sintomi, intervenire con Amylo-X dose 1,5-2,5 kg/ha (p.a. Bacillus amyloliquefacIens, max 6 tratt./anno) oppure con Serenade Max dose 2,5-4 kg/ha o Serenade Aso dose 4-8 litri/ha (p.a. Bacillus subtilis, max 4 tratt./anno) oppure si può ricorrere all'uso della Propoli. Si ricorda che si tratta di prodotti di copertura e che necessitano, quindi, di raggiungere tutta la superficie della pianta e il colletto. BREMIA. Monitorare la presenza e intervenire con Vacciplant dose 1 litro/ha (p.a. Laminarina, con volumi d'acqua > 500 litri/ha mantenere una concentrazione di 0,2 litri/hl), utilizzabile dalla terza foglia vera aperta a raccolta. Applicare come trattamento preventivo dallo stadio 3 foglie. Eseguire da 2 a un massimo di 6 trattamenti, con volumi d'acqua 400-1000 litri, con cadenza 7-10 giorni.
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